Vittoria del FOGGIA, tanto sorprendente, quanto meritata. 2-0 al Palermo e 21 punti in classifica, circa la metà di quanti ne dovrebbero occorrere per la salvezza. I giocatori del FOGGIA prima della gara hanno omaggiato il loro vero capitano Chicco Gentile presentandosi tutti e undici in campo con una maglia bianca recante il numero 8 sulla schiena. Poi in 10 hanno indossato la bellissima maglia celebrativa del centenario. Tutti tranne Fumagalli in verde pisello, che non aveva nulla a che vedere col secolo scorso, quando Renato Sarti indossava maglia nera con colletto rosso. Vittoria meritata indubbiamente, ma primo quarto d’ora da incubo. In campo il Palermo domina in lungo e in largo e nell’uno contro uno sono micidiali. Fortunatamente la retroguardia rossonera regge benissimo. Al 16° è il FOGGIA a segnare con D’Andrea che batte il portiere siciliano uscito alla disperata. Per D’Andrea è la seconda rete col FOGGIA, la prima allo Zaccheria. Passano solo 3 minuti e Floriano colpisce il palo. Ovviamente il buco è sempre sulla destra della difesa del FOGGIA. Ci auguriamo che Marchionni ponga rimedio una volta per tutte. Il Palermo riprende in mano il pallino del gioco, ma è poco incisivo e quasi mai pericoloso. Boscaglia attende fiducioso l’errore o il regalo della difesa foggiana, ma oggi non sarà così. Anzi al 35° Rocca con azione personale raddoppia e segna la sua quarta rete col FOGGIA, la seconda su azione. Con 4 reti Michele Rocca raggiunge fra i tanti marcatori Domenghini, Lorenzetti e Morrone, giusto per far intendere chi ha giocato a FOGGIA. Per la prima volta il FOGGIA va al riposo col doppio vantaggio. Nella ripresa è un monologo rosanero. Giocano palloni su palloni, ma li giocano male, il FOGGIA chiude bene tutti gli spazi impedendo ai siciliani di impensierire Fumagalli. Qualche buco lo apriamo ancora sulla destra, ma il Palermo non sa approfittare. C’è molto da lavorare in difesa. Finisce 2-0 per il FOGGIA che sale a 21 punti. Se quota salvezza è a 42 non siamo messi male per ora. Inoltre i provvisori 10 punti di vantaggio sulla quintultima e gli undici sulla quartultima ci porterebbero a dire: “Quest’anno non si fanno i play out”. Invece dobbiamo tener conto che il FOGGIA non ha ancora riposato e che ci sono alcuni recuperi da disputarsi a causa del Covid. I 21 punti sono veri ed intoccabili, il quinto posto è falso e bugiardo proprio perché il FOGGIA ha giocato 14 gare. Ultima annotazione statistica: al momento Curcio e Rocca sono i gemelli del gol 6 reti il primo (4 rigori), 4 reti il secondo (2 rigori) sommano 10 reti in due e siamo alla seconda domenica di Avvento. Nella centenaria storia del FOGGIA altre 4 coppie sommarono 10 reti, ma a fine campionato: segnatamente Chiaruttini 5 e De Meo 5 nel 37/38; Bratta 6 e Curci 4 nel 40/41; Salgado 5 e Mancino 5 nel 2009/10 e Agodirin 5 e Venitucci 5 nell’11/12. Altra curiosità De Meo realizzò dal dischetto le 5 reti del 37/38. Infatti De Meo era un terzino che segnava solo su rigore ed è il terzo rigorista della storia del FOGGIA con 10 rigori trasformati assieme a Bordon, Cavallaro e Mazzeo. Il secondo è Pavanello con 11 trasformazioni. Il primo è Marchionneschi con 13 rigori realizzati. Nocera con 8 è solo 10° un rigore sotto Barone, Baiano e Salgado che ne hanno realizzati 9.
Peppino Baldassarre