Il tecnico apre nel peggiore dei modi la sua avventura coi Red Devils, battuti 2-1 in casa. CR7 entra al 53’ ma non basta per evitare il clamoroso ko

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

Disastro United. L’inizio dell’era Ten Hag è una sconfitta interna col Brighton da incubo, un 2-1 andando sotto di due gol e riuscendo a ravvivare la partita solo grazie ad un’autorete, reso ancora più pesante dai fischi dell’Old Trafford. Una sconfitta a cui si aggiunge la nuvola nera Ronaldo, inizialmente in panchina col tecnico che preferisce schierare Eriksen centravanti piuttosto che chiedere aiuto al portoghese, che quando entra in campo fa invece subito sentire la sua presenza. La squadra che nel precampionato aveva giocato con personalità si è persa ora che le cose si sono fatte serie, lasciando spazio ad un gruppo confuso e sbandato che in campo non riesce quasi mai a trovare la sua dimensione. E il Brighton, che vorrebbe puntare a qualcosa più di una tranquilla salvezza, ringrazia sentitamente.

le chiavi

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L’assenza di Martial, che rischia di doversi fermare per alcune settimane, lascia Ten Hag senza un centravanti. Ronaldo è l’unica opzione, ma il portoghese col muso lungo, per il tecnico olandese deve ancora trovare la miglior condizione. E allora il terminale offensivo del suo 4-2-3-1 è Eriksen, con Bruno Fernandes che alle sue spalle ha libertà di inserirsi. Il giochetto non funziona: Eriksen pressa e si muove, ma per i 3 difensori del Brighton è un cliente facile da controllare. Lo United così non riesce a pungere, anche perché sugli esterni Rashford e Sancho sembrano ben lontani dalla miglior condizione. Le cose con Ronaldo sono cambiate: sia perché il portoghese è un talento tale che al 70% è comunque un pericolo, sia perché lo United torna più simile a quello che era stato nel positivo precampionato. La vittoria del Brighton, la prima di sempre a Old Trafford per il club, è comunque meritata: non ha giocato in contropiede, approfittando degli errori dello United, ma ha affrontato i Red Devils sicura dei propri mezzi e di uno schema collaudato nel corso della positiva passata stagione. Per la squadra di Ten Hag questa sconfitta resta uno schiaffo pesantissimo che non fa che aumentare gli interrogativi sul futuro: è evidente che Ronaldo sta diventando un problema per tutto l’ambiente United e paralizza anche il mercato di una squadra che avrebbe invece bisogno di rinforzi, soprattutto in attacco. Piace Arnautovic, per cui sarebbero stati offerti 8 milioni di euro al Bologna. Con o senza Ronaldo, sarebbe utilissimo…

La partita

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Il Brighton passa alla mezzora con Gross, che raccoglie sul secondo palo un assist di Welbeck, bravissimo ad infilarsi in area sul filo del fuorigioco (come conferma anche la Var). Gross colpisce ancora al 38’, raccogliendo una corta respinta di De Gea su diagonale di March. Quando arriva il 45’, Old Trafford fa sentire allo United sotto di due gol tutto il suo disappunto. Ten Hag al 53’ si gioca la carta Ronaldo, in campo al posto di Fred. Il portoghese al 60’ si inventa un assist clamoroso per Rashford che l’attaccante spara sul portiere Sanchez in uscita. I Red Devils accorciano al 67’, con un goffo autogol di Mac Allister in collaborazione col portiere Sanchez, che gli smanaccia sullo stinco destro un disperato tentativo di parata sulla linea di porta. Old Trafford e lo United vengono rigenerati dal gol, ma il forcing finale non porta cambiamenti al risultato.

leicester-brentford

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Nell’altra partita delle 15, clamoroso 2-2 tra Leicester e Brentford. Le Foxes chiudono il primo tempo avanti 1-0 grazie a Castagne, in gol al 33’, e raddoppiano in apertura di ripresa con Dewsbury-Hall, imbeccato da Vardy. Il Brentford torna in partita al 62’ grazie a Toney e trova il gol del pari all’86’ con Dasilva. Ora West Ham-Manchester City: Scamacca parte dalla panchina.

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