Soluzione lampo per la panchina dei londinesi dopo l'esonero di Tuchel. Secondo la proprietà americana è lui l'uomo giusto per valorizzare i pesanti investimenti
Graham Potter sarà il nuovo allenatore del Chelsea. Il 47enne che nelle ultime 3 stagioni ha allenato il Brighton ha raggiunto un accordo verbale con i Blues: manca ancora la firma sul contratto pluriennale e vanno sistemati alcuni piccoli dettagli legati al suo staff, ma Potter vuole il lavoro che l’azionista di riferimento Todd Boehly gli ha offerto ieri pomeriggio dopo un faccia a faccia in cui Potter ha confermato alla proprietà americana del Chelsea che era lui quello giusto.
LA TRATTATIVA
—Affare lampo, come rapida è stata la fine dell’era Tuchel, accelerata dalla sconfitta di Zagabria al ritorno in Champions. Mercoledì mattina attorno alle 10:30 italiane, il tecnico tedesco si è presentato a Cobham al ritorno dalla Croazia e ad attenderlo ha trovato Boehly, che gli ha comunicato di persona la decisione di esonerarlo, manovra che costerà al Chelsea altri 10 milioni di euro. Chiuso con Tuchel, i cui rapporti con la proprietà si erano irrimediabilmente deteriorati, i Blues hanno puntato decisi su Potter. Il 47enne che ha cominciato la carriera da allenatore professionista nella quarta serie svedese era stato scelto dal Tottenham come rimpiazzo di Conte quest’estate se il tecnico italiano avesse scelto di andarsene. Il grande salto in una big per lui è stato solo rimandato. Potter ha convinto la nuova proprietà Blues per i risultati ottenuti col Brighton, rivelazione dello scorso anno e delle prime 6 partite di questo 2022-23, e per il suo stile, non un padre padrone ma uno capace di coinvolgere i giocatori nel progetto e di creare una cultura attorno alla squadra. Proprio quello che, secondo Boehly, Tuchel non era più capace di fare. Il Chelsea ha chiesto al Brighton il permesso di parlare col suo allenatore, annunciando che era pronto a pagare la clausola di 23 milioni di euro per liberarlo. Nel pomeriggio di ieri Potter si è presentato a Londra per un colloquio in cui ha impressionato Boehly: il lavoro è stato sempre suo, se lo voleva.
RIFLESSIONE
—Potter si è preso una notte di riflessione mentre il Chelsea vagliava le alternative, più per fare una ricerca corretta che per dubbi sul prossimo ex tecnico del Brighton. Mauricio Pochettino non ha mai convinto fino in fondo. Ruben Amarin dello Sporting Lisbona è un’idea più per il futuro che per il presente. La scelta di Boehly è sempre stata Potter: mentre il tecnico attorno alle 10 italiane si è presentato nel centro sportivo del Brighton per gli ultimi saluti, i suoi rappresentanti comunicavano al Chelsea che c’era l’accordo. Ora si tratta di metterlo nero su bianco. Potter vuole la sua grande occasione, la Premier League ai massimi livelli, la Champions dove potrebbe debuttare mercoledì se l’accordo non venisse concluso in tutti i dettagli per permettergli di essere in panchina già col Fulham sabato. Boehly e la nuova proprietà Chelsea vogliono qualcuno di cui fidarsi, che sappia creare un modo nuovo di fare le cose. Per questo hanno scelto uno dei manager più promettenti d’Inghilterra.
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