Il calciatore brasiliano trova un difensore d'eccezione. Il più grande di tutti.
Vinicius Junior trova un difensore d'eccezione. Il più grande di tutti. Pelé. O Rey ha respinto al mittente le accuse rivolte al suo connazionale che negli ultimi giorni è finito al centro delle polemiche. Il calciatore brasiliano era finito nell'occhio del ciclone mediatico per via delle sue esultanze essendo solito festeggiare con dei balletti le sue reti. Un modo di fare che non è piaciuto a diversi colleghi (come Koke) e addetti ai lavori che gli rimproverano mancanza di Fair Play. Qualche giorno fa, però, l'agente Pedro Bravo come riportato da Goal.com, ha esagerato, utilizzando termini chiaramente razzisti nei confronti del calciatore.
Ancelotti è stato il primo a scendere in campo spiegando che Vinicius sprigiona semplicemente la propria gioia e non è sua intenzione offendere nessuno. Anche Neymar, dopo l'episodio di intolleranza, si è apertamente schierato al fianco del suo connazionale. Pensieri e parole sottolineate e autografate da Pelé che, adeguandosi al calcio e ai critici 2.0, ha affidato il suo punto di vista ai social. E attraverso i propri profili twitter ed Instagram si è schierato sia a favore di Vinicius che contro il razzismo.
Il calcio è gioia. È una danza. È più di questo. È una vera festa. Anche se, purtroppo, il razzismo esiste ancora, non permetteremo che questo ci impedisca di continuare a sorridere. E continueremo a combattere il razzismo ogni giorno in questo modo: lottando per il nostro diritto ad essere felici e rispettati". #BailaViniJr
Vinicius continuerà a ballare, dunque, con la benedizione del più grande. Impossibile attendersi qualcosa di diverso, del resto, da o Rey, che ha trasferito la "Ginga" al calcio come raccontato fra l'altro nel film che racconta la vita del calciatore più grande di tutti i tempi. Le origini del "futbol bailado" che ha permesso al Brasile della Perla Nera di vincere tre mondiali su quattro fra il 1958 e il 1970 affondano le radici appunto nella Ginga, passi di capoeira applicati al calcio e al gusto del divertimento. Una danza che ha fatto gioire i brasiliani e far amare Pelé in tutto il mondo e che si è tramandata anche come senso di identità e tradizione di un popolo.
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