L'ex centrocampista si diverte a ricordare alcuni momenti del suo passato da calciatore. E ha spiegato che molti grandissimi potevano vestire la maglia dello United. Ma uno in particolare è un vero e proprio rimpianto: Ronaldinho!

Il 12 maggio 2013 si ritirava (per la seconda volta) Paul Scholes. ll calciatore dei Red Devils, uno che in tempi non sospetti Zidane ha definito il miglior centrocampista al mondo, ha appeso gli scarpini al chiodo da ormai quasi dieci anni, ma continua ad occuparsi di calcio. La carriera da allenatore non sembra essere decollata, vista l'esperienza negativa all'Oldham, ma Scholes resta sempre uno dei proprietari del Salford assieme ai suoi ex compagni della Class of 92. E poi, di tanto in tanto, si diverte a fare l'opinionista o a ricordare alcuni momenti del suo passato da calciatore. Qualche tempo fa, parlando a BBC Radio 5, l'ex centrocampista ha spiegato che molti grandissimi potevano vestire la maglia dello United. Ma uno in particolare è un vero e proprio rimpianto...

"Ricordo sempre che c'erano due o tre grandi calciatori che sono stati molto vicini allo United. Uno era Harry Kewell e sappiamo tutti che giocatore fosse. Alla fine credo che ci abbia detto di no per andare al Liverpool, il che alla fine non ci ha dato poi troppo fastidio. Un altro era Damien Duff e anche Arjen Robben, credo lui sia stato davvero vicino a venire qui. Da centrocampista tu non vedi l'ora di giocare con compagni veloci in grado di correre con il pallone e segnare tantissimi gol. Ma quello che veramente poteva essere dello United era Ronaldinho. Non mi ricordo in che anno, ma credo davvero che Ferguson l'avesse convinto". L'anno è il 2003, quando Dinho lascia Parigi.

I Red Devils danno l'affare praticamente già per concluso. Ma poi... "Eravamo a fare la preparazione all'estero e credo che fossimo davvero vicini ad annunciare il suo acquisto e ad assegnargli un numero di maglia. Ma alla fine ha cambiato idea all'ultimo minuto ed è andato al Barcellona. È strano, perchè in quella preparazione dovevamo giocare proprio contro il Barcellona ed eravamo tutti così contenti di averlo con noi... 'Ronaldinho, che giocatore!'. Sarebbe arrivato dal PSG e sapevamo che ci avrebbe dato qualcosa in più, un po' quello che Cantona dava alla squadra. E poi, tre giorni dopo, ce lo siamo ritrovato contro a Seattle e tutti quanti cercavano di prenderlo a calci perchè non aveva firmato con noi! Sono stato fortunato e in carriera ho giocato con alcuni dei migliori giocatori del mondo. Lui sarebbe stato uno di quelli, ma purtroppo non è mai accaduto...". E l'amichevole...è finita a calci!

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