Per El Mundo "L'Europa è un tormento", secche le critiche al gioco dei blaugrana. Ma i giornali catalani puntano il dito contro la Var: "Assalto a mano armata"
Il clamore per le decisioni arbitrali, ma anche la consapevolezza dei continuati limiti mostrati in Europa e la preoccupazione per una difesa che continua a perdere pezzi. Questi i piatti del menù blaugrana il giorno dopo la sconfitta a San Siro. La seconda in due partite esterne di Champions, entrambe senza una sola rete segnata.
TORMENTO EUROPEO
—Il Barça tiene palla ma non crea pericoli e quindi per El Mundo, “L’Europa è un tormento”: “La squadra blaugrana in Champions è al bordo dell’abisso dopo la sconfitta di fronte a un’Inter che ha annullato il piano di Xavi. Se a Monaco il Barça ha giocato bene e ha perso, a Milano ha giocato molto peggio e ha perso di nuovo”. Simile l’analisi del País: “L’Europa maltratta il Barça. Anche gli italiani sanno che gli uomini di Xavi vivono dei gol di Lewandowski. I blaugrana non hanno mai saputo cosa fare con la palla, hanno attaccato male”, e così, “Il Barcellona resta a zero dopo una partita mal giocata, mal arbitrata e risolta a favore di un’Inter concentrata e fastidiosa”. E uno dei commenti su As, a firma di Gemma Herrero, è eloquente: “Né la fortuna né il Var, al Barça manca calcio”. E ancora: “Le parole e la retorica non possono seppellire la realtà spingendo a lamentarsi per il rigore non fischiato”. A Barcellona c’è unanimità: partita arbitrata male, ma la cosa non può mascherare i problemi della squadra di Xavi.
MANI IN ALTO
—E allora passiamo all’analisi dell’operato della coppia Vincic-Van Boekel, arbitro di campo e di Var ieri sera. Occhi puntati sul secondo, un olandese in sala Var anche a Monaco in Bayern-Barça, dove secondo l’interpretazione catalana non ha segnalato un rigore su Dembélé (la discussione è aperta) sullo 0-0. Mundo Deportivo non ha dubbi e apre il giornale con il gioco di parole: “Mani in alto”, in riferimento ai tocchi di Ansu Fati e Dumfries nel bollente finale di San Siro. MD però è l’unico giornale spagnolo a puntare dritto sul tema arbitrale. Sport, che in prima titola “La Champions si complica”, al tema dedica la testata di pagina 8: “Assalto ‘a mano armata’ del Var”.
CRITERI DIFFERENTI
—Per i moviolisti spagnoli tre gli episodi contestati: il giallo a Calhanoglu per l’entrata su Busquets, che doveva essere rosso, la mano di Ansu Fati sul gol di Pedri e quella finale di Dumfries. “Sugli ultimi due episodi non si applica lo stesso criterio – spiega l’ex arbitro Iturralde Gonzalez durante El Larguero, la trasmissione della radio Cadena Ser –. Se consideri volontaria quella di Ansu Fati, e si può discutere sul tema della volontarietà o meno del gesto, devi fare altrettanto con quella di Dumfries, gli episodi sono identici. Da parte del Var c’è stato un errore umano”.
INDIGNATI E ARRABBIATI
—Da qui alcuni titoli conseguenti: “Il Barça torna a casa indignato”, si legge su Marca. “Il Barcellona presenterà una protesta formale alla Uefa per l’arbitro olandese del Var”, dicono sicuri su As, in riferimento al citato Van Boekel. Il tutto ovviamente parte dalle dichiarazioni di Xavi in tv e in conferenza stampa: “Sono arrabbiato, molto arrabbiato. È stata un’ingiustizia. Gli arbitri dovrebbero parlare, lo dico sempre, dovrebbero dare spiegazioni perché non capiamo il loro criterio. A fine partita ho chiesto spiegazioni all’arbitro ma lui mi parlava del gol annullato ad Ansu Fati, non della mano di Dumfries. Ripeto, sono molto arrabbiato, è stata un’ingiustizia. Per me il rigore era chiarissimo ma non devo essere io a commentare una decisione che non ho preso, dovrebbe essere l’arbitro". Una tirata che non ha incontrato il favore dell’intero popolo blaugrana: per alcuni nasconde problemi più gravi.
FUORI CHRISTENSEN
—A peggiorare le cose per il Barcellona in vista della ‘finale’ con l’Inter di mercoledì prossimo al Camp Nou (e del Clásico al Bernabeu della domenica successiva) ecco l’infortunio di Christensen, distorsione dei legamenti della caviglia sinistra con stop di tre settimane. Con Araujo e Kounde fuori (oltre a Bellerin) a Xavi restano due centrali, Eric García e Piqué, che gioca poco e attraversa un periodo complicato a livello famigliare e professionale. Difesa da inventare, con pochi elementi a disposizione.
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