Era già allenatore in campo, sabato esordirà sulla sua prima panchina importante, quella del Bayer Leverkusen. Per Guardiola diventerà un tecnico "ma di quelli buoni", lui ha deciso di farlo con i suoi tempi

Xabi Alonso ha sempre avuto un superpotere: saper controllare il tempo. Lo faceva in campo, quando sceglieva i ritmi delle migliori squadre d’Europa. Lo ha già fatto nella sua, seppur breve, carriera d’allenatore. Ritardandone l’inizio “perché prima voglio imparare a sciare”. E, quando è cominciata, rifiutandosi di bruciare le tappe perché tanto “non c’è fretta”. Voleva ancora maturare, capire, studiare. Con lo status di genio calcistico che lo accompagnava, d’altronde, sapeva che i treni sarebbero continuati a passare. L’aveva detto anche Guardiola: “Uno così potrà allenare chiunque e dovunque”.

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