La giornalista Vanesa Robles, stava parlando su TeleAmazonas della sicurezza nella finale di Copa Libertadores. E' stata aggredita da due individui giunti in motocicletta. Entrambe le persone sono fuggite quando si sono accorte che era in diretta.
La professione del giornalista è, in certe occasioni, rischiosa. Lo ha sperimentato Vanesa Robles, giornalista di "TeleAmazonas", canale tv ecuadoriano, nei giorni precedenti la finale delle Libertadores tra due squadre brasiliane, Athletico Paranaense e Flamengo, nei dintorni del Monumental Isidro Romero Carbo, lo stadio ecuadoriano di Guayaquil teatro della chiusura del suddetto torneo.
Non sapevano di essere live...
Mentre la giornalista riferiva proprio sulla sicurezza che avrà l'evento, due individui si sono avvicinati in motocicletta per cercare di rapinarla in piena diretta. Nel video è possibile assistere a quanto la cronista ha detto loro: "Amico, siamo in diretta. Mi deruberai mentre siamo in diretta?". Rendendosi conto di ciò, i criminali si sono dati alla fuga.
Quando sono scappati, Vanesa Robles ha visto arrivare un poliziotto e lo ha avvertito di inseguirli dopo la tentata rapina. Il direttore dell'emittente si è recato nel luogo in cui tutto è accaduto e la vittima ha confessato che le persone quando l'hanno vista al lavoro attorno allo stadio le hanno detto loro di stare attenta, poiché poteva essere derubata.
Il ministro dello Sport, Sebastián Palacios, ha fatto eco a quanto accaduto nei pressi dello stadio dove si terrà la finale di Libertadores e ha annunciato che la sicurezza dell'evento sarà pienamente garantita, poiché hanno ideato un piano di sicurezza e di emergenza con il Conmebol e il ministro dell'Interno da tempo: "Abbiamo ridotto tutte le possibilità che esistano atti criminali".
Lo stadio di Guayaquil sarà pieno. Ha una capienza di 57.267 spettatori e si stima che ci saranno circa 50.000 spettatori sugli spalti. La sicurezza dell'evento sarà essenziale tenendo conto degli ultimi precedenti nel calcio argentino e brasiliano, quindi ci saranno 10.000 soldati e 500 professionisti delle forze armate.
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