Il tecnico argentino è tornato a parlare.
Pochettino non lascia spazio alle interpretazioni. Non accetterà panchine solo per rientrare in pista ma valuterà solo progetti di altissimo profilo e livello. E rivendica il suo lavoro al PSG dove non ha visto un progetto. Le parole del tecnico argentino sono riprese da Relevo
MONDIALI
—Nella massima serenità, Pochettino aspetta la sua chance e intanto si godrà i mondiali. "Sarà un Mondiale in una sola città dove convivranno 32 squadre, con i rispettivi tifosi. Non credo che ci sarà meno qualità perché tranne gli infortunati i calciatori arriveranno all' appuntamento nel momento fisico migliore, sarà fondamentale la gestione emotiva. Al di là delle critiche, sarà una festa e quando la palla inizia a rotolare ce la godremo senza pensare alle polemiche.L'Argentina è più forte di quattro anni fa, soprattutto per aver vinto la Copa América. Quando hai Messi e tutti capiscono che devono giocare per lui, i sogni possono diventare realtà".
PSG
—Inevitabile parlare dell'esperienza di Parigi. "Un progetto con tante figure insieme. Abbiamo vinto la Lega, la Coppa e la Supercoppa. In un anno e mezzo, tre titoli. Ma se non vinci la Champions non basta. E in Europa, nella sfida con il Real, dopo l'andata, avevamo capito tutti che il vantaggio era esiguo. Al Bernabeu abbiamo dominato per un'ora poi un fallo di Benzema su Donnarumma ha cambiato tutto e dato fiducia al Real Madrid. Si è accesa una luce che si è spenta per noi, e non siamo riusciti a gestire quei 20 minuti. Difficile fare un'analisi di quella partita, è successo dopo anche a Chelsea e City. Consolarsi per le disgrazie altrui è da stupidi, la realtà è che c'è qualcosa nel Madrid, nel Bernabéu e nella sua storia che porta a ritenere possibile anche l'impossibile".
PROSPETTIVE
—Dopo il Qatar qualcuno potrebbe bussare. Pochettino ha imparato a gestire le sue prospettive. "Oggi parlare di progetti nel calcio è molto difficile. Sono pochi i fortunati che possono essere coinvolti in un progetto. C'è sempre più richiesta e meno pazienza nei club. L'obiettivo principale è vincere. Dopo essere stato in un club con Mbappé, Messi, Neymar... È normale che si cerchi di mantenere il livello".
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