Emerge un altro estratto dell'intervista rilasciata da Cristiano Ronaldo a Piers Morgan: "Quando mia figlia è stata male il direttore sportivo e il presidente del Manchester non credevano alle mie parole". Poi la frecciata alla proprietà e a due ex compagni

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

Nuove anticipazioni, nuove frecciate. Nuovi attacchi pesanti al Manchester United. L’intervista che Cristiano Ronaldo ha concesso a Piers Morgan, 90’ di chiacchierata che andranno in onda in versione integrale mercoledì e giovedì ma che stanno venendo anticipate dal giornalista stesso e dal Sun, continua ad essere un velenoso attacco ai Red Devils, il club da cui CR7 ha detto nella prima anticipazione di sentirsi tradito. Dopo aver accusato la dirigenza, in una clip trasmessa in prima serata, di non avergli creduto a luglio quando ha detto di non poter partire per la tournée in Thailandia e Australia perché la figlia di 3 mesi era ricoverata in ospedale, nelle nuove anticipazioni che pubblica il Sun Cristiano lancia frecciate alla proprietà Usa (“A loro non importa del club: non ci ho mai parlato da quando sono tornato”) e agli ex compagni Gary Neville e Wayne Rooney, tra i suoi critici più feroci

DRAMMA

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Ronaldo con le sue dichiarazioni riavvolge il nastro a inizio luglio, a quando lo United lo aspettava a Carrington per l’inizio della preparazione. In aprile lui e Georgina avevano perso uno dei due gemelli che la showgirl aspettava. Bella, la figlia nata, in luglio ha avuto una brutta bronchite che l’ha costretta ad un ricovero in ospedale di una settimana. "Ho parlato col direttore sportivo e il presidente del Manchester United quando mia figlia è stata male - racconta Cristiano nell’anticipazione dell’intervista -. Era come se non credessero alle mie parole, e questo mi ha fatto stare male. Mi hanno ascoltato, ma era chiaro che dubitassero delle mie parole, del fatto che mia figlia avesse grossi problemi, che Georgina stesse male per lei. È il motivo per cui non sono partito per la tournée: come padre e come marito non potevo lasciare la mia famiglia in quel momento. Non per il precampionato".

ANTICIPAZIONI

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Morgan, il giornalista a cui Ronaldo ha affidato i suoi 90’ di confessione, ne ha parlato a lungo nella puntata odierna del suo show, lo stesso in cui mercoledì e giovedì andrà in onda (in due parti), l’intervista integrale. Durante la puntata, Morgan ha rivelato che Ronaldo gli ha detto di sapere bene di non essere più il giocatore che era, ma di sentirsi più forte perché più maturo e con una migliore comprensione del gioco, e di avere ancora voglia di battere molti record. CR7 nell’intervista è tornato anche sulla partita di metà ottobre col Tottenham, quando si è rifiutato di entrare in campo e se n’è andato dalla panchina prima del 90’, gesto che gli è costato una gara di sospensione e qualche giorno di allenamento individuale. Morgan ha rivelato che Ronaldo gli ha detto di aver chiesto scusa all’intera squadra per quel gesto.

NEVILLE E ROONEY

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In una nuova anticipazione pubblicata dal Sun, Ronaldo se la prende con Gary Neville e Wayne Rooney, ex compagni allo United diventati critici su tv e giornali e mai teneri col portoghese. "Wayne non capisco perché mi critica. Forse è geloso perché io sto ancora giocando ad alto livello e lui ha smesso a 30 anni, non dirò che sono più bello di lui, cosa che è vera. È difficile ascoltare tutte quelle critiche da gente che ha giocato con te. Come Gary Neville. La gente può avere la propria opinione, ma non sa cosa succede in allenamento o nella mia vita. Dovrebbero ascoltare anche il mio punto di vista. È facile criticare, non so se per il loro lavoro in tv devono criticare per forza per essere più famosi. E penso che approfittino del mio nome, perché non sono stupidi. Sono la persona più seguita del pianeta, non è una coincidenza. So che devo accettare critiche e elogi, ma non è bello sentire critiche così pesanti da gente che è stata in uno spogliatoio con te. È un po’ deludente. Rooney in particolare. Sei mesi fa, un anno al massimo è venuto a casa mia a prendere i suoi figli e ha invitato il mio ad andare a giocare a calcio a casa sua. Persone come lui non le capisco proprio. Forse voglio essere sulla copertina di un giornale, o sperano di ottenere un nuovo lavoro. Sia lui che Neville non sono miei amici. Sono stati colleghi, abbiamo giocato insieme, ma non andrò certo a cena con loro".

GLAZER

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Dalle pagine del tabloid, CR7 attacca anche i Glazer, la famiglia proprietaria dello United. "A loro non importa nulla della squadra. Almeno non della parte sportiva - dice CR7 -. Il Manchester United è un club che frutta loro soldi grazie al marketing, ma della parte sportiva non interessa e danno tutto il potere a presidente e direttore sportivo. Con loro non ho mai parlato, non da quando sono tornato". Morgan gli chiede poi se i tifosi fanno bene a criticare la famiglia Usa. La risposta di Cristiano è un altro duro attacco: "I tifosi hanno sempre ragione. Dovrebbero conoscere la verità, sapere che i giocatori vogliono il meglio per il Manchester United, che io voglio il meglio per il Manchester United ed è per questo che sono tornato, perché amo questo club. Ma i tifosi dovrebbero anche sapere che ci sono situazioni all’interno del club che gli impediscono di raggiungere il massimo livello, dove sono City, Liverpool e ora anche Arsenal. È dura, sarà dura per lo United essere al vertice nei prossimi 2-3 anni".

ATTESA

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Lo United per ora non ha preso provvedimenti ufficiali, limitandosi ad un comunicato in cui fa capire di voler aspettare di sentire tutta l’intervista prima di decidere come reagire. Improbabile che Cristiano non venga in qualche modo punito: secondo il Telegraph, lo United starebbe pensando a terminare immediatamente il contratto col portoghese, in scadenza a fine stagione, a patto che venga raggiunto un accordo per cui il club non deve riconoscere a CR7 i soldi di stipendio che ancora gli deve. Comunque finisca, il futuro di Cristiano e dello United sembra segnato: dopo il Mondiale sarà divorzio.

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