Creò giocatori "universali", portò in alto la Dinamo Kiev e l'Unione Sovietica: la storia dell'ingegnere che guidava soldati, non giocatori

Il colonnello Valeri Lobanovski, classe 1939, laurea in ingegneria meccanica, non è stato un semplice allenatore di calcio, di quelli che compilano la formazione, fanno un breve discorso alla squadra prima delle partite e poi si siedono in panchina e danno qualche ordine ai giocatori agitando ora la mano destra ora la sinistra. No, lui ha interpretato il mestiere come uno scienziato: si è chiuso nel suo laboratorio e, esperimento dopo esperimento, ha cercato di dare un senso alle sue teorie.

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