Nella sua celebre intervista, CR7 ha sottolineato che lo United non era stato in grado di rimanere al passo coi tempi e ora arriva un altro ex dei Red Devils a dargli man forte: Jesse Lingard, un altro che se n'è andato da Old Trafford...

L'intervista con cui Cristiano Ronaldo ha attaccato il Manchester United è ormai già parte della storia del portoghese, ma anche più in generale del calcio. Le parole del cinque volte Pallone d'Oro a Piers Morgan sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando alla risoluzione consensuale tra CR7 e i Red Devils. E tra le cose dette dal lusitano, c'erano delle critiche al club non solo a livello di rosa e di allenatore, ma anche che riguardavano altre sfere. Ronaldo ha spiegato di essere tornato a Carrington dopo oltre dieci anni e di aver trovato la stessa identica situazione di quando se n'era andato, soprattutto dal punto di vista delle strutture di allenamento.

"United indietro su tutto"

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CR7 ha sottolineato che lo United non era stato in grado di rimanere al passo coi tempi e ora arriva un altro ex dei Red Devils a dargli man forte. Jesse Lingard è un altro che se n'è andato da Old Trafford, non per sua scelta ma perchè il club non gli ha voluto rinnovare il contratto dopo oltre vent'anni di onorato servizio, tra giovanili e prima squadra. Dunque, ci sta che l'inglese abbia un po' il dente avvelenato nei confronti della sua ex squadra. E parlando al podcast Diary of a CEO, spiega che Ronaldo...aveva ragione. "Lo United è rimasto indietro su tutto. Guardi le strutture del City, del Tottenham, gli altri sono avanti di tantissimo. Anche nei social media, l'ho detto nel 2017 di fare contenuti video, volevo che il club fosse all'avanguardia e cosciente delle novità".

"Non si sa chi prende le decisioni"

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Un qualcosa che evidentemente il club non ha fatto, se a livello di strutture di allenamento Cristiano (che di palestre se ne intende, avendo la sua catena personale) ha parlato di una situazione quasi insostenibile. Ma Lingard spiega anche qual è secondo lui il problema della gestione Glazer. "Non si sapeva mai chi prendeva le decisioni. E ovviamente adesso vogliono vendere il club, che però è rimasto indietro su tantissime cose. Ai giocatori non veniva data una visione di insieme. Volevamo attrezzature moderne, ma non sapevamo chi prendesse le decisioni riguardo le strutture di allenamento e cose simili, non c'era nessuno che parlasse alla stampa della squadra...". Insomma, proprio la situazione segnalata da CR7. Che forse alla fine non è che avesse tutti i torti.

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