Murdyck accende i Blues, ma non basta. Il quarto posto si allontana per entrambe le rivali, che erano a meno dieci, ma dopo questo turno potrebbero ritrovarsi ancora più distanti

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

Niente gol, niente vittoria della scossa. Liverpool-Chelsea è uno 0-0 che non serve a nessuno, perché non cambia l’etichetta di delusione stagionale che entrambe hanno appiccicato addosso.

Anzi, il pareggio senza gol di Anfield rischia di complicare per entrambe la rincorsa al quarto posto, che prima di questa giornata distava 10 punti sia per Reds che per Blues e che alla fine del 21° turno potrebbe essere più lontano. Come la possibilità che queste due squadre raggiungano quello che per entrambe è diventato l’obiettivo minimo. Meglio il Chelsea nel complesso, soprattutto quando dal 55’ è entrato Mykhailo Murdyk, mostrando sprazzi di classe. Potrebbe essere quella scossa di cui anche il Liverpool avrebbe tanto bisogno.

LE CHIAVI

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Meglio il Chelsea, nel complesso, anche perché il Liverpool fa tanta fatica. La squadra di Klopp, alla 1000ª in panchina in carriera, è organizzata ma non riesce quasi mai a servire i suoi attaccanti degnamente. Gakpo parte in posizione centrale e la soffre, abituato com’è a giocare sugli esterni, Salah si muove ma non morde come sempre ha fatto in carriera. Manca il centrocampo, anello debole della stagione, che ha l’energia del giovane Bajcetic ma che non riesce ad avere creatività. Nemmeno l’ingresso di Nunez, ancora non al meglio, riesce nella ripresa a cambiare le cose. Il Chelsea gioca con una squadra finalmente camaleontica, come Potter vorrebbe dal suo arrivo a Stamford Bridge, impostata attorno ad un 4-2-3-1 che spesso si trasforma in difesa a 3 (in cui brillano l’immortale Thiago Silva e Badiashile, che sembra aver definitivamente tolto il posto a Koulibaly), col terzetto intercambiabile dietro alla punta centrale Havertz che diventa pericolo nella ripresa quando si vede Mudryk. L’ucraino, come aveva fatto anche João Felix, ci mette pochissimo a dimostrare di essere un acquisto azzeccato (lo Shakhtar ha preteso 100 milioni per lasciarlo andare), di poter diventare la scossa che il Chelsea cerca da tempo per ribaltare una stagione che sta diventando difficile. Ai Blues però servono gol: come João Felix, quelli neanche Mudryk è riuscito a farli al debutto.

LA PARTITA

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Il Chelsea sblocca già dopo 4’, ma una lunga revisione alla Var porta all’annullamento del gol di Havertz. I Blues giocano meglio nel primo tempo, creando da calcio piazzato le occasioni migliori (Alisson al 32’ deve salvare d’istinto su Badiashile) col Liverpool che trova il ritmo solo nel finale. Si riparte da 0-0 e senza cambi, coi Reds più aggressivi e Potter che dopo 10’ chiede aiuto a Mudryk. Klopp risponde poco dopo con un altro giocatore costato 100 milioni, Darwin Nunez, ma è il nuovo acquisto del Chelsea che si mette in evidenza, con le sue accelerazioni a sinistra che fanno male ai Reds e riportano la partita sotto il controllo dei Blues. Il gol però non arriva. E questo punto però non cambia la situazione delle due deluse.

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