La posizione del calciatore brasiliano, in carcere per violenza sessuale, si complica: ha offerto tre versioni, ora pensa di cambiare avvocato

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

Dani Alves si sta rendendo conto che il suo caso è decisamente più serio di quanto pensava. Il calciatore brasiliano è in carcere (senza possibilità di uscire su cauzione) da venerdì, accusato di violenza sessuale, e la sua posizione è decisamente precaria, il rischio di una condanna pesante, che può arrivare a 12 anni, molto serio. Inizialmente Dani Alves ha preso la cosa sotto gamba, e il suo atteggiamento spavaldo ha irritato non poco gli inquirenti. Ora il difensore ha cambiato registro e ha chiesto di essere sottoposto a un nuovo interrogatorio. Nel weekend sono emerse parecchie novità.

CAMBIO DI DIFESA?

—  

La prima è che secondo quanto affermato da Ney Alves, fratello di Dani, al programma televisivo Fiesta la famiglia vuole cambiare avvocato perché insoddisfatta con l’operato di Miraida Puente Wilson. Però è stata ancora lei a chiedere al giudice un nuovo incontro col suo assistito.

TRE VERSIONI

—  

Dani Alves vuole chiarire. Il problema è che il brasiliano ha già dato tre versioni su quanto avvenuto all’alba della notte del 30 dicembre alla discoteca Sutton di Barcellona. Il brasiliano prima ha detto addirittura di non conoscere la ragazza di 23 anni che l’ha denunciato. Poi ha ammesso di averla conosciuta, ma di non averci fatto nulla. Quindi ha concesso che tra loro c’è stata una relazione sessuale, affermando però che la ragazza fosse consenziente. Ora Alves sente la necessità di rettificare nuovamente il suo racconto.

IL VIDEO

—  

A peggiorare la situazione del calciatore di fronte agli inquirenti è stata la scelta di registrare un video prima di entrare in carcere e affidarlo al programma televisivo ‘Y ahora Sonsoles’ di Antena 3. Nella registrazione Alves dice delle cose che non coincidono con quanto emerge dall’analisi dei video delle telecamere a circuito chiuso della discoteca. E i due fatti, l’idea di fare un video e il contenuto dello stesso, ha irritato profondamente gli inquirenti. “Mi dispiace molto, ma non so chi sia la signorina. Non so come si chiama, non la conosco, non l’ho mai vista in vita mia. Basta, stano facendo male ai miei cari, che sanno chi sono” dice Alves nella registrazione.

LE REGISTRAZIONI

—  

Secondo la versione del brasiliano quella sera lui aprì la porta del bagno e vi trovò dentro la ragazza, ma ci sono altri video a smentire quanto detto da Alves. Sono quelli della discoteca. E infatti dopo averli visti davanti al giudice il giocatore ha cambiato la sua versione, facendo marcia indietro sul fatto di non conoscere la sua accusatrice e passando alla versione del sesso consenziente.

TROPPO FORTE

—  

Cosa che invece nega la ragazza. Che ha rinunciato all’indennizzazione economica che può accompagnare questo tipo di denunce e le cui parole messe a verbale sono state raccolte da La Vanguardia, quotidiano politico catalano. “Ho provato a resistere, ma era molto più forte di me. Gli chiesi di fermarsi e di lasciarmi uscire. Quando finì mi disse che lui usciva prima di me dal locale”.

IL RACCONTO

—  

La ragazza, al contrario di Alves, ha offerto sempre la stessa versione sull’accaduto: in sede di denuncia, il 2 gennaio, e venerdì in presenza del giudice, quando ha parlato per un’ora e mezza. E le sue parole coincidono con quanto emerge dall’analisi dei video del locale. Secondo quanto riportato da La Vanguardia la denunciante ha raccontato che Alves la introdusse in un bagno e li l’ha violentata, nonostante lei avesse cercato di opporre resistenza. Poi le ha intimato di restare li, cosa che lei, terrorizzata, ha fatto per alcuni minuti. Poi è uscita e in lacrime e ha raccontato tutto alle amiche. Uscendo dal locale ha salutato il buttafuori, e questi vedendola in difficoltà le ha chiesto cos’era successo. Di fronte alle parole della donna è scattato il protocollo per le violenze sessuali.

Adblock test (Why?)