I Blancos ribaltano l’iniziale svantaggio firmato da Morata. Decisivi i sigilli di Rodrygo, Benzema e Vinicius nei supplementari dopo l’1-1 dei minuti regolamentari. Colconeros in inferiorità numerica negli ultimi 20’ per un rosso a Savic
Fa festa il Bernabeu dopo una serata lunga e ricca di brividi. Perché l’Atletico sfiora il colpaccio e si arrende solo ai tempi supplementari dopo l’iniziale vantaggio firmato da Morata. In semifinale, dopo il primo derby madrileno di coppa deciso su partita secca, ci va il Real Madrid, capace ancora una volta di risorgere negli ultimi minuti. Decisive le reti del nuovo entrato Rodrygo e di Benzema, che riscatta una serata opaca firmando il sorpasso nel primo tempo supplementare. Chiude i giochi Vinicius Jr per il definitivo 3-1 al 121’. I Blancos tornano così a centrare la semifinale dopo quattro anni e gettano nello sconforto i rivali rojiblancos, a cui non resta più alcun obiettivo stagionale salvo un piazzamento in zona Champions, al momento tutt’altro che garantito.
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—Finalmente in campo dopo una vigilia infuocata dalle polemiche, gli screzi (il caso biglietti) e le tensioni generate dall’attacco razzista ai danni di Vinicius Jr. Real a Atletico non si sono risparmiati, esattamente come facevano presagire i rispettivi schieramenti, ma a dettare legge è stato un Atletico forse più affamato e sicuramente meglio predisposto nella prima parte. Per la difesa rojiblanca è stato tutto sommato agevole disinnescare il tridente blanco composto da Benzema, Vinicius e Valverde. Per contro, là davanti è stata sufficiente un’azione ben congegnata per far esplodere la gioia dei tifosi ospiti e mandare in tilt la truppa merengue. Tutto merito di Morata, autore al 19’ del più classico gol dell’ex al termine di una perfetta combinazione Koke-Molina. A complicare i piani di Ancelotti ci si è messo anche l’infortunio occorso a Mendy a fine primo tempo, ma il Real ha comunque gettato un tempo intero prima di svegliarsi e cambiare marcia.
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—Nonostante il maggior possesso palla, i Blancos non hanno prodotto molto prima di andare al riposo al di là di una punizione velenosa di Kroos su cui Militao ha fallito la deviazione a rete. Decisamente meglio nella ripresa, quando il Real ha iniziato a giostrare palla con rapide giocate in verticale. A quel punto, però, è salito in cattedra uno super Oblak, prodigioso al 58’ con un doppio intervento ravvicinato su Benzema e Vinicius. Non è stato certo da meno Courtois, che al 73’ ha letteralmente tolto dall’incrocio un potente piazzato di Griezmann. I Blancos hanno però pescato la carta vincente a un quarto d’ora dalla fine, quando Ancelotti ha gettato nella mischia Rodrygo: giocata strappa applausi del brasiliano chiusa con un dolce esterno destro vincente sul primo palo dopo aver mandato al bar Witsel e Hermoso. Una volta raggiunto il pari, i Blancos si sono lanciati all’arrembaggio contro un Atletico che ha fatto l’errore di rintanarsi. E’ così che, ormai ai supplementari e dopo un paio di tentativi di testa da parte di Rudiger, la martellante pressione del Real ha portato alla zampata vincente di Benzema quando i Colchoneros erano appena rimasti in dieci per l’espulsione di Savic (doppia ammonizione nel giro di tre minuti). Poco da fare a quel punto per la banda del Cholo, che all’ultimo minuto ha pure incassato il terzo gol con un contropiede letale di Vincius Jr.
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