Il campionato italiano non figura nella graduatoria per movimenti in entrata dell'ultima sessione invernale di gennaio: inglesi al top, immobili Inter, Juventus, Milan e Napoli

Il mercato invernale del calcio appena concluso ha fatto segnare nuovi record di trasferimenti internazionali. A certificarlo è il report della Fifa, "International Transfer Snapshot" relativo al gennaio 2023. Questi record però non riguardano l'Italia: con Juventus, Inter e Milan immobili, la Serie A è rimasta ai margini come numero di movimenti. Non un bel segnale per il nostro pallone.

Che numeri

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I primi due dati da prendere in considerazione sono le 4.728 operazioni completate tra calcio maschile e femminile e gli 1,46 miliardi di euro spesi. Il 75% dei 211 membri della Fifa ha chiuso almeno un affare. Ben 4.387 i trasferimenti che hanno coinvolto gli uomini, con un nuovo record stabilito dal 2010, quando è entrato in vigore il Tms (Transfer Matching System). Di questi, il 62% ha coinvolto giocatori senza contratto, mentre il 14% (ovvero 622) ha comportato un trasferimento di denaro. All'interno di queste 622 operazioni bisogna fare una distinzione relativa all'età dei calciatori per capire che i club stanno investendo soprattutto sui giovani: 9 gli Under 18 trasferiti per una spesa di 17,6 milioni; ben 326 quelli di età compresa tra 18 e i 23 anni, per una cifra complessiva di 1,05 miliardi, 246 quelli tra i 24 e 29 anni per un ammontare di 341,7 milioni, mentre le operazioni onerose che hanno coinvolto gli over 30 sono state 41 e hanno mosso 42,35 milioni. Anche la spesa totale ha stabilito un nuovo primato: rispetto al gennaio 2018, l'edizione record pre Covid, sono stati investiti 213 milioni di euro in più. Il numero di trasferimenti nel calcio maschile, inoltre, è aumentato del 14,4% rispetto allo stesso periodo del 2022 quando erano stati 3.834. Un anno fa la spesa totale era risultata inferiore del 49,4%. Per la precisione nel gennaio 2022 erano stata 980 milioni, mentre adesso ha sfiorato il miliardo e mezzo: 1,17 miliardi di parte fissa, 280 milioni di bonus. Chiaro il segnale: il mercato ha ripreso quota dopo la pandemia.

Locomotiva Premier

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Gran parte del merito di questa impennata va ai club inglesi che sono in testa alla classifica degli investimenti nel gennaio 2023 con un esborso totale di 834,5 milioni di euro ovvero il 57,3% della spesa totale a livello mondiale. Ma c'è di più: rispetto al 2022, i club della Premier hanno aumentato del 150% gli investimenti e hanno superato il loro record che risaliva al 2018. Oltre Manica sono arrivati 186 nuovi giocatori e ne sono partiti 165: il Chelsea (con Enzo Fernadez, Badiashile, Mudryk e Malo Gusto e Joao Felix) ha dato una bella mano, ma le altre non sono state a guardare. Al secondo posto nella classifica? Né le società italiane né quelle spagnole, ma le francesi che hanno speso 112,5 milioni per 125 nuovi calciatori sbarcati in Ligue 1 o nei campionati minori. Le spagnole hanno investito appena 41,5 milioni con 154 nuovi arrivi e 126 che hanno traslocato in un'altra nazione. Il Paese che ha movimentato più giocatori a gennaio è stata, come spesso succede, il Brasile con 301 trasferimenti in entrata e 280 cessioni; secondo il Portogallo 269 arrivi. L'Italia non è nelle prime 10 posizioni: 80 trasferimenti in entrata (-19% rispetto al 2022, ma meglio dei due anni precedenti), solo 23,7 milioni spesi (-78%, secondo risultato peggiore di sempre dopo il 2018), 98 operazioni in uscita (mai così tanti, +2,1%) e 65 milioni incassati (appena inferiore a gennaio 2022).

Calcio femminile

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Qui i numeri sono diversi, ma ci sono comunque dei record. Primo tra tutti il massimo storico di trasferimenti oltre confine (341) con un aumento del 30,2% rispetto a 12 mesi prima. E anche la spesa è cresciuta (+58,7%): dai 453.000 euro totali del 2022 ha raggiunto gli attuali 718.000 per le 32 operazioni onerose concluse.

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