Gli avversari dei giallorossi in Europa League escono sconfitti a causa dell'autorete di Zubeldia. Castillejo e compagni non vincevano da novembre
Buone notizie per la Roma. La Real Sociedad è in un momento decisamente negativo: a Mestalla ha perso 1-0 col Valencia, terza sconfitta, con una sola vittoria, nelle ultime 6 uscite tra Liga e Copa del Rey. Scesa in campo dopo il pareggio dell’Atletico Madrid, massimo rivale nella battaglia per il terzo posto che vale la partecipazione alla prossima ben remunerata Supercoppa di Spagna la Real Sociedad ha giocato male e ha perso meritatamente contro una squadra disperata. Resta a +1 sull’Atletico ma le sensazioni sono negative.
Zona salvezza
—Il Valencia non vinceva in Liga dal 10 novembre e veniva da 6 sconfitte consecutive tra Copa del Rey e campionato, le prime due con Gattuso poi 3 con Voro, e l’ultima con il suo terzo allenatore della stagione, l’ex del club ‘Pipo’ Baraja. I tre punti permettono alla squadra di Mestalla di dormire fuori dalla zona retrocessione, in attesa di vedere ciò che faranno domani Getafe ed Almeria.
La formazione
—Imanol Alguacil è sceso in campo con questa formazione: Remiro in posta, Barrenetxea, Zubeldia, Le Normand e Diego Rico in difesa. Zubimendi e Mikel Merino in mezzo, Brais Mendez, Take Cubo e Oyarzabal dietro al norvegese Sorloth.
Autogol
—Real impacciata in una prima parte tutt’altro che spettacolare e andata sotto al 40’ per un autogol di Zubeldia che ha deviato alle spalle di Remiro un cross di Samuel Lino. I baschi sono partiti bene nella ripresa, aperta con una grande parata di Mamardashvili su volée mancina di Le Normand, ma sono calati rapidamente: un rigore dato e tolto (al Var) al Valencia e poi le parate di Remiro sull’ex milanista Castillejo e su Jesus Vazquez prima di un palo di Samuel Lino.
I cambi
—Imanol nell’intervallo ha cambiato il terzino destro, Alex Sola per Barrenetxea, al 63’ il terzino sinistro, Ahien Muñoz per Diego Rico, e dieci minuti dopo ha tolto Brais Mendez e Take Kubo (entrambi in ombra) per far entrare Illarramendi e Carlos Fernandez. Non è servito a nulla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA