Si muove la giustizia ordinaria per la vicenda del pagamento di oltre 7 milioni di euro all’ex arbitro Jose Maria Enriquez Negreira
Si muove la giustizia ordinaria, e per il Barcellona si mette male. El Pais ha anticipato che domani verrà presentata la denuncia per corruzione in affari da parte della procura di Barcellona, sugli sviluppi del ‘Caso Negreira’, ovvero il conclamato pagamento di oltre 7 milioni di euro tra il 2003 e il 2018 a Jose Maria Enriquez Negreira, ex arbitro che in quegli anni era il vicepresidente del Comitato Arbitrale spagnolo. Per la giustizia sportiva eventuali reati di corruzione vanno in prescrizione dopo 3 anni, e visto che il Barcellona ha sospeso i pagamenti a Negreira nel 2018 non c’è molto da fare. Però le cose cambierebbero se il Barcellona dovesse essere condannato per corruzione da un tribunale civile. La denuncia è il primo passo in questa lunga strada: intanto dev’essere accettata dal giudice, cosa che in Spagna al momento viene data per scontata.
BARTOMEU INDAGATO, LAPORTA NO
—Oltre al club al registro degli indagati sono iscritti il nome di Josep Maria Bartomeu, presidente dal 2014 al 2020, e altri uomini della sua dirigenza. L’attuale presidente Joan Laporta, tornato in carica nel marzo del 2021 dopo il primo mandato dal 2003 al 2010), non è coinvolto e non lo sarà per due motivi: il reato è entrato nel codice penale nel 2010, e in ogni caso sarebbe prescritto. Il delitto di corruzione in affari contempla anche la frode sportiva, con la continuità come aggravante. Il ‘Caso Negreira’ è emerso per un’indagine iniziale di tipo fiscale. Ora il procedimento fa un salto di qualità, assai pericoloso per il Barcellona.
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