Il suo Karagümrük segna tanto e gioca bene. A giugno gli scade il contratto: gli scenari
Da Cristiano Ronaldo a Fabio Borini: il passo è lunghissimo. Eppure Andrea Pirlo alla guida del Karagumruk non ne ha sofferto e si è calato bene nella parte. Il piccolo club di Istanbul non può competere ad armi pari con le grandi potenze turche, visto che è solo alla sua terza stagione nella Super Lig. Quella di Süleyman Hurma appare una favola. Il proprietario ha acquisito il club nel 2018 nella terza divisione e in sole due stagioni l’ha portata nella massima serie. Si è fatto da solo, diventando manager del Trabzonspor, del Samsuspor e poi del Kayserispor. Nel mezzo tanti affari e un’autentica scalata nel mondo del pallone. Le risorse, però, sono minime rispetto ai colossi della capitale.
Futuro aperto
—Nel confronto con i potenti rivali il bel gioco e i risultati hanno dato al Maestro una popolarità che va oltre la sua attuale società. Si parla, infatti, dell’interesse del Besiktas, alle prese con una stagione meno brillante del previsto. All’orizzonte ci sono le nuove elezioni per la presidenza e uno dei candidati vuole puntare proprio su di lui. Anche per questo motivo l’ex juventino intende riflettere prima di decidere su quale panchina sedersi nella prossima stagione, considerato che l’attuale contratto scade a giugno. In queste settimane si sono profilate anche altre opportunità estere di prestigio. Ha chiesto informazioni ad esempio il Bruges, che punta a rilanciarsi anche in ambito europeo dopo la buona Champions di questa stagione (è stato eliminato agli ottavi dal Benfica). E poi ci sono gli occhi puntati del Girona, attualmente al dodicesimo posto nella Liga. Va ricordato che il club catalano fa parte della galassia del Manchester City ed entrare in quel mondo significherebbe intraprendere un percorso intrigante.
Italia finestra aperta
—Insomma le opportunità non mancano, anche se la finestra italiana è tutt’altro che chiusa. In prospettiva si annunciano un bel po’ di movimenti di panchina in Serie A e Pirlo riceve continue attenzioni. Del resto, nella sua stagione alla guida della squadra bianconera è vero che il Maestro non è riuscito a conquistare il decimo scudetto consecutivo della gestione di Andrea Agnelli, ma si è assicurato la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Un bilancio, insomma, da non trascurare. Così sarà interessante vedere cosa accadrà, ad esempio, al Bologna e alla Fiorentina: con Thiago Motta e Vincenzo Italiano sulla bocca di tutti. Possibile che si prepari un ricambio che veda proprio il tecnico di Flero tra i candidati alla loro successione, se andranno via. È presto, però, per trarre delle conclusioni. Anche per questo la volata finale del campionato turco può risultare determinante per alzare (o meno) l’asticella delle ambizioni. Pirlo pensa in grande, ma senza trascurare i piccoli passi.
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