I due allenatori esonerati a 10 giorni di distanza dopo ingaggi milionari. E nel futuro si prospettano altri intrecci: l'ex del Bayern potrebbe finire al Chelsea...

Corteggiati, acquistati, strapagati, infine licenziati. D'altronde entrambi hanno fatto peggio del loro predecessore. Curiosa la storia di Julian Nagelsmann e Graham Potter, con il destino che sembra divertirsi a legarli l'uno l'altro. Nell'estate del 2021 il Bayern Monaco annuncia Julian Nagelsmann come sostituto di Hansi Flick: per lui, all'epoca sotto contratto con il Lipsia, i bavaresi decisero di sborsare fino a 25 milioni di euro (ma i 5 di bonus non si sono attivati a causa della mancata vittoria della Champions e della Coppa di Germania). Mai, né prima né dopo, un allenatore è stato valutato di più. Solo uno lo ha raggiunto nella valutazione: Potter, che in autunno il Chelsea strappò al Brighton in cambio di altri 25 milioni di euro. I due sono stati esonerati a 10 giorni di distanza.

qui nagelsmann

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Il Bayern affermava, fino a poche settimane fa, di voler aprire un vero e proprio ciclo con Nagelsmann. Doveva essere un progetto a lungo, lunghissimo, termine e che, nei piani, sarebbe durato ancora diversi anni. Dopo un anno e mezzo però il tecnico è stato esonerato: in questo lasso di tempo ha vinto due volte la Supercoppa Tedesca e una volta la Bundesliga. In realtà il suo Bayern, in questa stagione, era ancora in corsa per il triplete (in Champions ha vinto 8 gare su 8, battendo, andata e ritorno, Inter, Barcellona e Psg), ma le prestazioni troppo altalenanti hanno spinto la società a esonerarlo. In tutto è durato 631 giorni. Pochi, viste le premesse, tanti, considerando che dopo Guardiola (che restò 1095 giorni), da Ancelotti (454), a Heynckes (264), Kovac (490) e Flick (605), nessuno ha resistito così a lungo. Eppure, titoli alla mano, nemmeno i criticatissimi Ancelotti e Kovac hanno fatto peggio. Non solo, rispetto a Flick, che lo aveva preceduto sulla panchina bavarese, Nagelsmann ha abbassato il livello: l'attuale tecnico tedesco col Bayern aveva infatti conquistato il triplete.

la parabola di potter

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Simile la storia di Potter: prima di lui al Chelsea c'era Tuchel (che ora ha curiosamente sostituito Nagelsmann a Monaco) che con i Blues aveva vinto Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. In sette mesi Potter ha ottenuto 12 successi, 8 pareggi e 11 sconfitte. Poco, per quanto era stato pagato. Il club inglese, per sostituirlo, starebbe pensando — ironia della sorte — proprio a Nagelsmann, che però, contattato anche dal Tottenham, vorrebbe staccare la spina fino a luglio. Ci saranno contatti, le cose potrebbero cambiare in fretta in base alle offerte. Ma d'altronde questo sia Potter che Nagelsmann lo sanno bene: entrambi sono stati corteggiati, acquistati, strapagati e infine licenziati. E il tutto a 10 giorni di distanza l'uno dall'altro.

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