L’ex ct della Spagna convocato da Boehly con il suo agente De La Pena: ai quarti di Champions i Blues affronteranno il Real Madrid, dove il tecnico spagnolo è odiatissimo
La notizia sarebbe clamorosa, l’impatto tremendo: Luis Enrique sulla panchina della squadra ospite al Bernabeu per l’andata dei quarti di Champions il prossimo 12 aprile. La data di Real Madrid-Chelsea. I Blues cercano il terzo allenatore della loro sciagurata stagione iniziata con Tuchel e proseguita con Potter e visti i tentennamenti di Nagelsmann hanno convocato a Stamford Bridge Luis Enrique. Che questa mattina ha preso un volo da Barcellona accompagnato dall’amico e in questo caso agente Ivan de la Peña.
Lungo rapporto
—La notizia del viaggio l’ha data Gerard Romero, per anni giornalista “classico”, poi diventato streamer e attuale presidente di Jijantes, una squadra della Kings League di Gerard Piqué. Il collega catalano fa ancora anche il suo vecchio mestiere, e a Barcellona si muove molto bene, e ha saputo della convocazione a Londra del duo di cui sopra, ‘Lo Pelat’ e ‘Lucho’, come erano conosciuti ai tempi del Barça. De la Peña e Luis Enrique sono stati insieme ai tempi della Roma e oggi il primo fa da agente a ragazzi come Gavi e Ferrand Torres, fidanzato con la figlia dell’ex ct della Spagna.
Odio viscerale
—Che è stato bruciato dall’eliminazione ai Mondiali col Marocco ai rigori e aspetta una nuova occasione. Si è parlato dell’Atletico Madrid, ora ecco il Chelsea. ‘Lucho’ si difende bene con inglese, è libero, ha energie da spendere e idee chiare. E poi… E poi c’è quell’odio mutuo e viscerale che lo unisce al Bernabeu: “Ogni tanto guardo le figurine di quando ero giocatore, e mamma mia che male che mi sta il bianco”. Una delle frasi celebri del Luis Enrique antimadridista. ‘Lucho’ ha giocato 5 anni al Bernabeu, dal 1991 al 1996, andandosene però al Barcellona (dove è diventato un simbolo culé) da svincolato con tanto di visite mediche fatte di nascosto chiedendo un permesso al club blanco per altri motivi.
Fischi gratificanti
—Il Bernabeu lo disprezza più di Gerard Piqué e Pep Guardiola, e se l’11 aprile dovesse presentarsi in conferenza stampa nello stadio del Madrid e il 12 si dovesse sedere sulla panchina della squadra ospite la sfida tra Chelsea e Real Madrid a livello emozionale prenderebbe tutto un altro colore. “Per un giocatore del Barcellona è sempre gratificante essere fischiato dal Bernabeu”. Ha detto Luis Enrique. La cosa può essere tranquillamente estesa all’allenatore del Chelsea. Vedremo come andranno i colloqui con l’irrequieto numero uno dei Blues Todd Boehly.
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