"Comprendiamo la vostra rabbia, le parole non bastano: insieme possiamo andare avanti". La decisione dei giocatori degli Spurs dopo la debacle col Newcastle
Le scuse non bastano. Non dopo una stagione cominciata sognando il titolo che si sta trasformando in un clamoroso fallimento. Non dopo aver perso 6-1 in casa di una diretta rivale per il titolo, incassando 5 gol nei primi 20’ e causando il secondo cambio di panchina stagionale. Per questo i giocatori del Tottenham hanno deciso di andare oltre le scuse, e in una lettera aperta indirizzata ai tifosi hanno annunciato che rimborseranno il costo del biglietto di tutti i fan degli Spurs che domenica erano a Newcastle, a testimoniare il disastroso ultimo atto dell’era Stellini.
La lettera
—“Come squadra, comprendiamo la vostra frustrazione e la vostra rabbia - si legge nella lettera aperta che i giocatori hanno indirizzato ai fan -. Domenica, semplicemente non è stato abbastanza. Sappiamo bene che le parole non bastano in queste situazioni ma credeteci, una sconfitta come quella fa male. Apprezziamo il vostro supporto, sia in casa che in trasferta, e proprio per questo vorremmo rimborsare ai tifosi il costo dei biglietti per la partita di Newcastle. Sappiamo bene che questo non cambierà quello che è successo domenica, ma faremo di tutto per rimettere le cose a posto, a cominciare dalla partita di giovedì sera contro il Manchester United quando, ancora una volta, il vostro supporto significherà tutto per noi. Insieme, e solo insieme, possiamo andare avanti”.
La situazione
—Il Tottenham oggi si è allenato per la prima volta agli ordini di Ryan Mason, il terzo allenatore stagionale dopo Antonio Conte e Cristian Stellini, allontanato dopo il disastro di Newcastle dopo poco meno di un mese al timone.
Le ultime due sconfitte, soprattutto quella di St. James’s Park, hanno allontanato in modo verosimilmente definitivo il quarto posto che vale la Champions (gli Spurs hanno 6 punti da recuperare al Manchester United, che ha giocato però due partite in meno), ma con 53 punti in 32 partite restano in corsa per un posto in Europa. È quello che i giocatori inseguiranno da qui alla fine della stagione, in un calendario subito complicatissimo perché la settimana prevede giovedì la visita del Manchester United e domenica la trasferta a Liverpool. Con la proprietà sotto accusa e i tifosi che stanno per incassare la delusione di Mauricio Pochettino, il tecnico che vorrebbero, che finisce al Chelsea, la reazione dei giocatori resta fondamentale per non rendere ancora più difficile una situazione già estremamente complessa.
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