I neozelandesi vincono la debutto superando di misura il Guatemala. I sudamericani invece cadono contro gli Stati Uniti con un gol al 93’
Due gol decisivi nelle prime due partite del 23° mondiale U20 partito oggi in Argentina. Il primo è quello del neozelandese Garbett, che stende il Guatemala nella partita inaugurale del gruppo A, lo stesso dell’Argentina (in campo tra poco). Il secondo lo firma lo statunitense Gomez contro un Ecuador deludente e sconfitto nonostante i favori del pronostico. A brillare nelle sfide giocate a San Juan e Santiago del Estero sono il portiere neozelandese Sims, che tiene a galla i suoi prima del gol vittoria all’80’, e l’esterno statunitense Wiley, protagonista di una gran prova contro la “mini Tri” di Miguel Bravo.
USA-ECUADOR 1-0
—Gli statunitensi guidati da Varas partono subito forte sfruttando la facilità di spinta sulla sinistra di Wiley, che mette più volte in crisi la retroguardia ecuadoriana senza però creare grosse occasioni. I sudamericani ci mettono un po’ a ingranare, ma verso la mezzora emerge tutta la differenza tecnica tra gli abili fantasisti di Bravo e i difensori a stelle e strisce. Il più atteso della “mini Tri” è quel Kendry Paez che il Chelsea vorrebbe tanto portare a Stamford Bridge, eppure a creare scompiglio dalle parti di Slonina sono soprattutto Minda e Angulo, dai cui piedi parte la miglior occasione dei primi 45’, ma Vargas riesce a spazzare quasi sulla linea anticipando il tap-in di Paez. Poco dopo ci prova anche Garcia di testa senza fortuna. La ripresa, però, racconta tutto un altro film: gli Usa sono più intraprendenti, alzano ritmo e baricentro, e mettono sotto i rivali con un super Wiley, su cui Napa deve uscire al 55’ per mantenere a galla i suoi. Un malinteso della retroguardia sudamericana offre a Luna il pallone del vantaggio poco prima del 60’, ma il sinistro del numero 10 americano termina a lato di centimetri. E’ solo il preambolo di quanto accade al 93’, quando Gomez stoppa a seguire e lascia partire un micidiale sinistro dal limite che s’infila sotto il sette. Colpaccio meritato e primi tre punti d’oro per gli americani.
GUATEMALA-NUOVA ZELANDA 0-1
—Da un parte il 4-3-3 dei centroamericani, dall’altra il 3-5-2 dei neozelandesi che si mostrano subito più abili nel palleggio. I ragazzi di Bazeley fanno girare palla in attesa del varco giusto, ma il primo vero pericolo è creato dai guatemaltechi, che sprecano malamente con Vargas da centro area. Il Guatemala sfiora il vantaggio anche poco prima del riposo con un gran sinistro di Cardenas che Sims neutralizza in tuffo. Per gli oceanici, invece, è Herdman ad andare vicino al colpaccio al 34’ con un potente tiro dalla distanza che finisce a lato di un soffio. Gli oceanici sono organizzati meglio e occupano gli spazi con diligenza, mentre il Guatemala vive di folate improvvise che vengono puntualmente frustrate dai riflessi di Sims: il portiere neozelandese si supera in tre occasioni, compiendo un mezzo miracolo su una conclusione di Cabrera. Ma all’80’ arriva la svolta per i neozelandesi, che capitalizzano il maggior possesso palla grazie a un guizzo di Garbett, bravo a superare Delgado dopo un perfetto stop in area. Il Guatemala ha l’occasione per riequilibrare il risultato due minuti dopo, ma è ancora Sims a mettersi in luce (su un tentativo di Ordonez), blindando i tre punti con sicurezza.
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