Dopo 31 anni di amministrazioni controllate e crolli in quinta serie, torna uno dei club fondatori della massima divisione inglese. E con lei anche il vetusto e folcloristico Kenilworth Road
Quei dodici rigori di attesa sono quasi sembrati più lunghi dei 31 anni di esilio dai grandi. Ma alla fine, davanti agli 85.711 di Wembley, il Luton Town può festeggiare il ritorno in Premier League. Lo fa battendo 7-6 ai rigori il Coventry City dopo l’1-1 del 120’, nella finale dei playoff di Championship che manda la squadra nella massima serie assieme a Burnley e Sheffield United, che si erano conquistate la promozione diretta. Un trionfo da dedicare a Tom Lockyer, il capitano uscito al 12’ dopo essere collassato in campo. Un trionfo a cui fanno da contraltare le lacrime di Dabo, che ha sbagliato per il Coventry il rigore decisivo, e per i suoi compagni, arrivati così vicino al sogno.
31 anni dopo
—Ci sono voluti 31 anni, ma alla fine il Luton Town potrà partecipare a quel torneo che nel 1992 contribuì a formare: la Premier League. La squadra della cittadina a 45’ di treno dal centro di Londra è una delle 22 che fondarono quello che oggi è il campionato più difficile del mondo, ma è l’unica a non averci mai giocato. Almeno fino ad ora. Gli ultimi anni di storia sono stati un inferno fatto di amministrazioni controllate, una storica penalizzazione di 30 punti e 5 anni di non-league, di quinta serie inglese che il Luton Town ha lasciato definitivamente nel 2014, per cominciare una scalata che culmina con questa promozione. Una scalata che riporta in Premier il vetusto Kenilworth Road, uno stadio che sembra uscito dai libri di storia e che gli Hatters chiamano casa dal 1905. Sembra un viaggio nella storia del calcio inglese, coi suoi 10.226 spettatori sedute su vecchie sedie di legno e l’ingresso del settore ospiti incastrato al piano terra di due case. In questo stadio nella prossima stagione si esibiranno i migliori giocatori del mondo, col Luton che ha chiuso con la vittoria nella finale dei playoff una stagione da 80 punti, 10 più del Coventry, proseguita con la vittoria sul Sunderland nella semifinale playoff. Un finale da sogno per una stagione da sogno come la storia di Pelly-Ruddock Mpanzu, il primo giocatore a scalare la piramide del calcio inglese dalla quinta serie alla Premier League con lo stesso club.
LA PAURA
—Questa finale a Wembley sembrava stregata per il Luton quando Lockyer si è accasciato a terra dopo appena 8’. Il 28enne gallese, terzo per minuti in regular season, stava correndo all’indietro quando ha perso l’equilibrio ed è caduto, collassando nel tentativo di rialzarsi. Sono seguiti lunghi minuti di soccorsi, con lo stadio ammutolito e i compagni che guardavano increduli, raccolti in una mischia da Edwards, l’allenatore. Lockyer è uscito in barella ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti: secondo le prime ricostruzioni è sempre stato cosciente e ha parlato con i familiari, scesi dalle tribune di Wembley alla sala medica per accertarsi delle sue condizioni e poi trasportati con lui in ospedale. Nella festa in campo, il Luton ha mostrato con orgoglio la sua maglia numero 4.
LA PARTITA
— Il Luton concretizza al 23’ il dominio della prima parte di partita: Adebayo è bravissimo a tenere vivo un lancio lungo in contropiede di Doughty e a sbarazzarsi di fisico di McFadzean, prima di servire Clark che in progressione entra in area e trova il varco giusto sul primo palo. Il Coventry prende progressivamente il controllo del gioco, ma il Luton va comunque al riposo con un gol di vantaggio. Dura fino al 66’, quando la squadra di Robins concretizza il proprio dominio pareggiando in contropiede con Hamer, ben servito in mezzo all’area da Gyökeres. L’autore del gol deve uscire 5’ dopo per infortunio e nel finale vince la paura: si va ai supplementari. L’inevitabile conclusione dei rigori sembra vacillare al 115’, quando Taylor, entrato da 10’, mette dentro il nuovo vantaggio del Luton. L’arbitro però annulla per un fallo di mano e i tiri dal dischetto tornano l’unica soluzione possibile. I primi 11 rigori sono perfetti. Per il 12° tiro sul dischetto va Dabo, entrato al 90’: il tiro finisce alto, la festa del Luton Town può cominciare
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