L'allenatore italiano, sotto contratto fino al 2024, continua a essere il piano A della Federcalcio brasiliana. Ora spunta l'ipotesi dell'ingaggio dopo la Coppa America del prossimo anno
Ednaldo insiste, Florentino s’infastidisce, Carlo temporeggia, infilato suo malgrado in una situazione di scomoda adulazione. Il Brasile lo vuole, il Madrid non lo molla. E per Ancelotti, persona per bene abituata ad avere ottimi rapporti con i suoi datori di lavoro, lo scenario è complicato.
IL CANDIDATO
—Il 4 maggio scorso Ednaldo Rodrigues, ciarliero presidente della Cbf, aveva detto chiaro che non era più tempo di nascondersi e che l’allenatore del Madrid era il candidato numero uno alla panchina del Brasile rimasta vacante dall’addio di Tite, ormai 5 mesi fa. Rodrigues aveva persino ipotizzato un Ancelotti che stilava la lista dei convocati verdeoro per le amichevoli con Guinea e Senegal previste, in Spagna, per la metà di giugno. Ancelotti che era ed è allenatore del Real Madrid, con contratto fino al 2024. Le convocazioni, diramate ieri, le ha fatte Menezes, ct ad interim della nazionale maggiore al momento impegnato in Argentina con l’Under 20 per il Mondiale di categoria.
DOPPIO APPOGGIO
—Nelle settimane successive Carlo ha ricevuto un doppio endorsement da parte del presidente della Casa Blanca: Florentino Perez ha assicurato la continuità di Ancelotti dopo la vittoria nella finale di Copa del Rey e dopo la sconfitta col City nella semifinale di Champions. “Discorso chiuso, non ne voglio più sentir parlare”. E poi riunioni programmatiche a Valdebebas pubblicizzate sulla stampa affine. Perez per un bel pezzo di questa stagione ha pensato al cambio di allenatore per la prossima stagione, però la lista dei candidati si è rapidamente assottigliata ed è giunto alla conclusione che la cosa migliore era arrivare a fine contratto con Carlo. Poi nel 2024 col nuovo Bernabeu e il possibile arrivo di Mbappé svincolato si potrà pensare a un avvicendamento.
PIANO A
—In tutte queste settimane Ednaldo è rimasto in silenzio. Però qualcosa ai brasiliani doveva dire, e l’altro ieri si è rifatto vivo. Ribadendo che Ancelotti è ancora il ‘Piano A’ della Cbf, sottolineando nuovamente le qualità del tecnico emiliano e augurandosi con convinto ottimismo di poter avere un quadro più chiaro sulla situazione contrattuale di Carlo a metà giugno, quando la Cbf sbarcherà in Spagna per le amichevoli della Seleção. Insomma, Rodrigues non molla.
IL COMPROMESSO
—E questa insistenza non è gradita al Bernabeu. Perché dal Brasile corteggiano in maniera sfacciata e un filo irriguardosa l’allenatore del Real Madrid. E perché un eventuale addio di Ancelotti costringerebbe il Madrid a cercare una soluzione alternativa, cosa non semplicissima. Carlo ovviamente non dice nulla, sa che la situazione è diplomaticamente assai scivolosa. L’interesse del Brasile gli ha fatto piacere ma non è disposto a rovinare la relazione con la Casa Blanca per cambiare panchina, e infatti pubblicamente rimanda sempre alla scadenza del suo contratto, in arrivo tra un anno. Ora si inizia a parlare di una possibile soluzione di compromesso, con Ancelotti in Brasile dopo la Coppa America del 2024 per tentare l’assalto al sesto Mondiale nel 2026. Però è solo un’ipotesi: sul campo al momento c’è solo un disagio generalizzato. E un’impasse che non può durare a lungo.
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