La partita si gioca a Roma. No, non all’Olimpico ma in via Allegri 14, presso la sede della FIGC. Lì Reggina e Lecco lottano contro il tempo per evitare l’esclusione dal prossimo campionato di Serie B, per il momento sancita dalla Covisoc per aver presentato domande non complete. Una situazione che interessa indirettamente anche il Foggia Calcio, che punta sulla necessità, come spiegato da regole NOIF, della presenza di quattro squadre provenienti dalla Serie C nel nuovo campionato. Un principio che verrebbe meno in caso di esclusione del Lecco, vincitore (tra tante polemiche) dei playoff proprio a scapito dei rossoneri. Se dovesse prevalere questo criterio, il Foggia sarebbe il primo della lista nell’eventuale riammissione.

A ROMA – Intanto il Lecco si muove per presentare il proprio ricorso per l’esclusione parziale sancita dalla Commissione Infrastrutture della Covisoc. Il Rigamonti-Ceppi, stadio dei biancocelesti, sarebbe inadeguato per la categoria e il club avrebbe scelto l’Euganeo di Padova come possibile sede alternativa, ma una pec necessaria per formalizzare il tutto sarebbe arrivata oltre i termini “perentori” stabiliti tempo fa dalla Federazione. Da qui l’esclusione ricevuta lo scorso 30 giugno. I tempi per il ricorso sono stretti e scadono nella giornata di domani, 5 luglio. Oggi, secondo quanto riportato da Leccochannelnews.it, la delegazione del Lecco si sarebbe recata a Roma, con alla guida il segretario Nicodemo Cicconi e un non ancora identificato legale di fama nazionale. Nelle mani l’assegno circolare di 15 mila euro necessari per la presentazione del ricorso.

LINEA DIFENSIVA – La linea difensiva del Lecco si gioca sul poco tempo a disposizione per formalizzare la domanda completa, vista lo slittamento dei playoff di alcuni giorni per il “caso-Siena”. Quarantotto ore per presentare il tutto dal giorno della finale di ritorno in poi. Questa tesi è controbattuta dal Foggia che oppone la Pec ricevuta durante i playoff e inviata a tutti i quattro club semifinalisti, con l’invito a preparare in anticipo la domanda, indipendentemente dall’esito dei playoff, proprio per riuscire a restare nei tempi previsti dalle norme federali. Il Foggia, che era tra le semifinaliste, avrebbe presentato regolarmente domanda nei tempi, tanto per la B quanto per la C ed è forte di questa posizione.

DATE – Come detto precedentemente, domani scadono i termini per il ricorso. Poi la Covisoc analizzerà tutti gli incartamenti e dopodomani, solo ufficiosamente, dovrebbero filtrare le prime indiscrezioni, che diventeranno ufficiali quando il 7, nel corso del Consiglio Federale, il presidente Gabriele Gravina sancirà i club inadempienti e farà chiarezza rivelando riammissioni e ripescaggi. Eventuali ricorsi saranno discussi nei giorni seguenti: prima al collegio di Garanzia del Coni il 20 e 21 luglio, fino ad arrivare al 2 agosto, data in cui si terrà il giudizio eventuale dinanzi al TAR.

GRAVINA – In un’intervista rilasciata a L’Avvenire e riportata da Tuttoreggina.it, il presidente Gravina ha accennato a qualcosa sul tema specificando la perentorietà dei termini. “La giustizia sportiva della FIGC con la riforma 2019 ha inserito la perentorietà dei termini. Non solo. Ha individuato tempi molto ristretti che nel rispetto dell’esercizio del diritto di difesa consentono una definizione rapida dei giudizi”.

PROSPETTIVE – In caso di salvataggio delle pericolanti il Foggia farà sicuramente appello, facendo leva sulla perentorietà dei termini relativi alla domanda di iscrizione. Viceversa, in caso di bocciatura di Reggina e Lecco, sarebbero tre le squadre in corsa per due posti. L’unica certa della B sarebbe il Brescia, con Perugia e Foggia alla finestra, la prima come seconda retrocessa dalla B in C, il Foggia come prima delle non promosse dalla C in B, alla ricerca della quarta promozione prevista dalle Noif e alla ricerca di un senso da dare ai playoff di C che, senza una quarta promossa, sarebbero stati un inutile e dispendioso spreco di tempo.

PERUGIA – Intanto da quanto si apprende su Tuttomercatoweb il Perugia avrebbe presentato diffida ufficiale alla Figc contro la partecipazione dei blucelesti al prossimo campionato.

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