Il centravanti ora al Barcellona ha ancora molto da dare al mondo del calcio e non pensa al ritiro.

Il gol nel sangue e tanta voglia ancora di giocare a calcio e vincere. Robert Lewandowski ha ancora tanto da dare al mondo del pallone e guai a parlargli di ritiro. Il classe 1988 che il prossimo 21 agosto spegnerà 35 candeline ha parlato a L'Equipe proprio della sua voglia di essere ancora protagonista sul terreno di gioco.

Alcuni passaggi dell'intervista riguardano il trasferimento dal Bayern Monaco al Barcellona: "Volevo cambiare stile di vita, paese, lingua, incontrare nuove persone... Ho sempre sognato di giocare in Spagna ed era il momento giusto. Alla mia età ero convinto di dover fare questo passo avanti. Al Bayern ho ottenuto tutto quello che volevo ottenere. Ho battuto record e vinto molti titoli. Ero felice lì, ma sentivo che era il momento giusto per andarmene", ha detto il polacco. Poi un bilancio sulla sua prima stagione in blaugrana: "A Barcellona abbiamo un enorme potenziale. Anche se la prima stagione è stata molto buona, so che possiamo fare meglio in Champions League".

In chiave ritiro, poi, Lewandowski ha detto: "Mi piace ancora segnare gol e non ho ancora esplorato tutto nel calcio. Posso ancora andare avanti per molti anni, ma so che c'è una fine. Cosa farò dopo? Non credo l'allenatore, anche se forse mi mancherà così tanto lo spogliatoio da farmi cambiare idea".

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