La Premier sta indagando sull'operato della società quando era di proprietà del tycoon russo: nel mirino ci sarebbero decine di milioni di euro di pagamenti fatti a compagnie offshore
Il Chelsea è sotto indagine. Quello della gestione Roman Abramovich, denunciata alla Premier e alla Uefa dalla nuova proprietà Blues per una serie di irregolarità gestionali scoperte quando Todd Boehly e la cordata a cui fa riferimento si sono insediati a Stamford Bridge a giugno 2022. Hanno già portato i Blues a pagare 10 milioni di euro al governo del calcio europeo per una serie di violazioni delle regole del Fair Play Finanziario. Anche la Premier ora sta indagando sulle mosse del tycoon russo quando era proprietario del club: nel mirino ci sarebbero decine di milioni di euro di pagamenti fatti a compagnie offshore.
violazioni
—Secondo il Times, che ha anticipato i contenuti dell’indagine della Premier, il Chelsea rischia multe pesanti e addirittura punti di penalità, anche se le violazioni sono state commesse dalla vecchia proprietà e se l’inchiesta è partita dalla denuncia di quella nuova. Nel mirino, tra le transizioni effettuate tra il 2012 e il 2019 denunciate dalla nuova proprietà, ci sarebbero 6 pagamenti a compagnie offshore, che la Premier ritiene siano soldi in nero per dei trasferimenti di giocatori che non risultano nei libri contabili del club, soldi che sarebbero finiti nelle tasche di agenti e intermediari per facilitare operazioni di mercato con contributi in nero. Nell’indagine della Premier ci sarebbero anche i pagamenti che il Chelsea ha fatto al padre del difensore danese Andreas Christensen, acquistato nel 2012, già denunciati dalla stampa danese. Il Times a giugno dello scorso anno aveva anticipato che la nuova proprietà si era fatta oltre 120 milioni di euro di sconto sul prezzo finale dell’acquisto del club per eventuali “problemi futuri che potrebbero emergere dai libri contabili”.