Nel 1994 anche in Serie A fu recepita la decisione dell'International Board. La scelta portò a un gioco più aggressivo, alla lunga, ma non ci fu la rivoluzione di gol e spettacolo che qualcuno si era aspettato
Il giorno in cui scoppiò la grande rivoluzione fu il 4 settembre 1994. Tre punti per la vittoria, uno per il pareggio e zero per la sconfitta. Anche in Italia ci si adeguava alla regola che l'International Board aveva approvato più di dieci anni prima, nel 1981. Questa modifica fu suggerita dall'esigenza di vedere più gol, partite sempre più spettacolari e sempre meno "tattiche": si doveva regalare emozioni al pubblico, quello che pagava per assistere alle sfide negli stadi e quello che sborsava soldi alle televisioni per starsene comodamente seduto sul divano di casa a godersi l'evento.