Il tecnico del Manchester CIty arrabbiato con Uefa, Fifa e Premier League per le troppe gare in calendario.
Guardiolacontro i calendari troppo fitti e non solo. Ai microfoni di Movistar e successivamente anche nella conferenza stampa post finale di Supercoppa Europea vinta dal suo Manchester City, il tecnico catalano alza la voce e se la prende con Fifa, Uefa e anche con chi gestisce la Premier League per l'elevato numero di gare in programma e la totale assenza di riposo per gli atleti.
"Ti fanno andare in Asia, negli Stati Uniti, partite molto forti, derby, grandi partite. La gente cade e continuerà a scavare perché lo spettacolo deve continuare. E se Courtois non c’è, allora ce ne sarà un altro, se Militao non c’è allora ce ne sarà un altro e se Kevin non c’è allora ci sarà essere un altro", ha detto Guardiola facendo riferimento ai recenti infortuni dei tre calciatori citati.
"È una battaglia persa, a meno che i giocatori non si alzino e dicano non giochiamo. Il resto è una battaglia persa, non c’è niente da fare. Né incontri UEFA né FIFA, non c’è niente da fare. Inoltre ora ci mettono più minuti, ora stanno giocando 112, 111, 110 minuti e i giocatori saranno lì perché ci piace. Se un giocatore non c’è, ne arriverà un altro. Guardiola è stanco? Ne arriverà un altro".
Successivamente, come detto, è arrivata anche la frecciata alla Premier League che ha messo in calendario il prossimo match dei Citizens in anticipo al sabato: "Niente festa o alcool oggi. Certo, abbiamo una partita sabato. Anzi, grazie alla Premier League per aver messo la gara sabato e non domenica o lunedì. Grazie davvero", ha detto ironico con riferimento alla sfida con il Newcastle del weekend.
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