Rescissione consensuale? Mason Greenwood si dice deluso per il trattamento subito dal Manchester United che non gli ha dato una seconda opportunità e dice no a una proposta dall'Albania
Mason Greenwood non è più un giocatore del Manchester United dopo la decisione dei Red Devils, presa di concerto con il giocatore, di rescindere il contratto in essere fino al 30 giugno 2025. Il giovane attaccante è stato assolto dalle accuse di stupro e violenza aggravata nei confronti della sua ex fidanzata, ma per motivi di opportunità le due parti hanno deciso di separare le rispettive strade.
Troppe le perplessità e gli imbarazzi da parte di tutto l’ambiente, dagli ex compagni a Ten Hag, passando per i tifosi e per le componenti della rosa del Man Utd femminile, per immaginare di poter proseguire insieme.
Da ambienti vicini al giocatore, tuttavia, sembra trapelare qualche dubbio circa il fatto che la decisione di dirsi addio sia stata davvero consensuale.
Secondo quanto riportato dal Sun, infatti, la scelta del Manchester United avrebbe “devastato” Greenwood e la sua famiglia si sarebbero aspettati di avere una seconda opportunità dal club di Old Trafford.
Nulla di tutto questo e anzi l’accaduto avrebbe creato terra bruciata attorno a Mason. Gli interessamenti di un paio di club di Premier League, di altrettanti di Championship, oltre che dalle immancabili società dell’Arabia Saudita, sono infatti sfumati a causa dei timori da parte dei dirigenti delle società in questione legati a una possibile risonanza mediatica negativa in caso di accordo con Greenwood.
L’unica pista percorribile porterebbe quindi a una non specificata società in Albania. Greenwood, diventato padre a luglio, medita e si dice preoccupato per gli sviluppi della propria carriera: “Mason vuole ripartire al più alto livello possibile – ha rivelato una fonte vicina al giocatore intervistata dal Sun – Il suo sogno era farlo con lo United, ma ora il suo timore è di non poter più arrivare a giocare in un campionato di alto livello. Al momento non vuole prendere in considerazione l’ipotesi di giocare in Albania”.
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