A 10 mesi dal via dell'Europeo in casa in Germania ci si lecca ancora le ferite per la doppia eliminazione al primo turno negli ultimi due Mondiali. Le pesanti accuse del Pallone d'Oro 1996 Il

La Bundesliga è stato l’ultimo campionato top a ripartire insieme alla Serie A. Il Bayern Monaco, forte del fresco acquisto di Harry Kane, punta a conquistare il 12° titolo nazionale consecutivo dopo aver proseguito la striscia in maniera rocambolesca all’ultima giornata della scorsa edizione grazie al “suicidio” del Borussia Dortmund capolista, fattosi fermare in casa dal Mainz.

A preoccupare gli appassionati di calcio tedesco è però soprattutto la nuova, profonda crisi in cui è caduta la nazionale. Nella stagione che porterà all’Europeo organizzato proprio dalla Germania, le scorie dell’eliminazione al primo turno a Qatar 2022 sono ancora vive.

Il flop in Asia ha fatto seguito alla precoce uscita di scena, sempre dopo la fase a gironi, a Russia 2018 e all’eliminazione agli ottavi per mano dell’Inghilterra a Euro 2020.

In occasione del 60° anniversario della fondazione della Bundesliga, la Bild ha programmato quattro episodi speciali del podcast Phrasenmäher ".

Nell'episodio numero 2 è intervenuto Matthias Sammer, che insieme a Karl-Heinz Rummenigge, Rudi Völler, Oliver Kahn e Oliver Mintzlaff fa parte del pool istituito ad hoc dalla Federazione per ricostruire la nazionale proprio dopo il fallimento in Qatar e le dimissioni di Oliver Bierhoff dal ruolo di direttore sportivo della Germania.

L’ex difensore di Inter e Borussia Dortmund, nonché ex direttore sportivo del Bayern Monaco, non ha nascosto il grave momento di crisi vissuto dal movimento, pronunciando parole piuttosto dure: "Prima o poi parlerò più chiaramente, ma ritengo che il calcio tedesco stia vivendo la più grande crisi che io ricordi. L’unica cosa che stiamo riuscendo a fare è diventare campioni del mondo e d'Europa nell’accampare scuse e nel trovare spiegazioni bizzarre sul perché le cose stiano andando male. Sono scioccato e sbalordito sul come questa enorme crisi venga ignorata senza che nessuno si assuma le responsabilità”.

Secondo il Pallone d’Oro 1996 il primo obiettivo non può che essere quello di ricostruire senza porsi l’obbligo di vincere subito, proprio come accadde a inizio anni 2000: "Non dobbiamo pensare di tornare a vincere tutto subito, la cosa più importante è fare sì che chi ci affronti torni ad avere paura di noi, a pensare che battere la Germania sia quasi impossibile. Questo è il mio desiderio più grande al momento”.

Sammer, che dal 2018 lavora anche come consulente esterno del Borussia Dortmund, si è poi soffermato proprio sul dramma sportivo della Bundesliga persa in extremis dai gialloneri lo scorso maggio. Secondo il dirigente l’errore è stato quello di pensare che il titolo fosse già in tasca e di programmare in anticipo i festeggiamenti: "Non voglio tornare sulla partita col Mainz, preferisco incolpare me stesso per non aver preso provvedimenti la settimana prima di quella gara, quando l'unica domanda era se sarebbero venuti 400.000 o 500.000 tifosi alla Borsigplatz per festeggiare la vittoria del campionato. Ancora oggi mi rimprovero di non aver detto ad un certo punto: 'Non ne posso più di ascoltare queste sciocchezze'. Dopo la partita mi sono dato dell’idiota per non averlo fatto".

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