Dopo il Rosario Central, gli tocca l'Independiente: deve salvarlo e dare alla squadra la sua mentalità. Cosa che da calciatore gli riusciva benissimo

Buona la prima per Carlitos, ma quanta strada resta ancora da percorrere lungo un sentiero che ne mette in gioco futuro e reputazione. L’esordio sulla panchina dell’Independiente, nobile decaduto del calcio argentino e sull’orlo di un precipizio chiamato retrocessione, è di quelli che regalano brividi di gioia. Ma il 2-1 al fotofinish sul Velez, frutto di un rigore contestato, dice soprattutto che l’Apache ha già trasmesso la propria impronta a un gruppo che guida da appena una decina di giorni. Lo spirito e le idee di Carlitos sono emersi chiaramente nei primi 90’ ufficiali, quelli che per il Rojo valevano come una prima finale verso l’obiettivo salvezza. Ma quali sono le linee guida, i principi e le convinzioni dell’Apache che, dopo una carriera a mietere gol, ha deciso di rimettersi in gioco nelle vesti di timoniere? 

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