Questione risolta con l'intervento del governo, si dimetterà anche il segretario generale della Federazione
Si è chiuso con un accordo quasi totale lo scontro tra le giocatrici della nazionale spagnola campione del mondo e la federazione. Dopo le dimissioni del presidente Rubiales, finito nella bufera dopo il bacio alla Hermoso durante la premiazione del Mondiale, la spaccatura non si era ricomposta. Ma dopo giorni di comunicati e polemiche, la questione sembra risolta: solo 2 di 23 giocatrici hanno espresso la volontà di andarsene dal gruppo.
solo due
—La Spagna dovrà affrontare Svezia e Svizzera in Nations League e dopo giorni di tensioni a superare l'impasse è stato un accordo con la federcalcio e il governo spagnoli. "Abbiamo raggiunto una serie di accordi che saranno elaborati e firmati domani dalla Federazione e dal Consiglio superiore dello Sport", ha dichiarato alla stampa il segretario di Stato per lo Sport iberico Victor Francos. Il rappresentante del governo non ha rivelato i nomi delle atlete coinvolte, ma ha sottolineato che non saranno soggetti a sanzioni, contrariamente a quanto precedentemente annunciato.
altre dimissioni
—La nuova allenatrice della Spagna, Montse Tomé, aveva convocato per le partite contro Svezia e Svizzera una quindicina di campionesse del mondo e altre giocatrici che avevano chiesto di non essere convocate finché non ci sarebbero stati cambiamenti all'interno della federazione calcistica iberica, in seguito allo scandalo del bacio forzato dell'ex presidente Luis Rubiales alla calciatrice Jenni Hermoso durante i Mondiali in Australia. "Le giocatrici ci hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla necessità di profondi cambiamenti all'interno della Rfef e la federazione ha promesso che questi cambiamenti avverranno immediatamente", ha detto Francos. Secondo la stampa spagnola, uno di questi cambiamenti immediati potrebbero essere le dimissioni del segretario generale Andreu Camps. Francos ha affermato che l'accordo prevede di sviluppare la legge spagnola sulle "politiche di genere, progressi nella parità retributiva, nelle strutture per lo sport e in particolare per il calcio femminile".
Gazzetta dello Sport
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