Il tecnico del Lione, dopo l'agguato subìto dai tifosi del Marsiglia, si presenta in conferenza col viso ancora gonfio: "Bisogna intervenire affinché episodi di questo tipo non avvengano più"

Alessandro Grandesso

Niente bende, ma guancia gonfia e un livido sotto l'occhio sinistro. Quello colpito da una bottiglietta di vetro, nell'agguato di domenica, durante il tragitto dall'hotel allo stadio del Marsiglia. Fabio Grosso si è presentato oggi in conferenza stampa, con il capellino del Lione calato sulla fronte, un po' per coprire le ferite, un po' per rassicurare tutti e po' per chiedere decisioni forti "perché – dice – quel che è accaduto è molto grave e non deve ripetersi in futuro". 

PUNTI

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L'italiano non entra nel dettaglio dell'agguato, ma fa notare come il colpo l'abbia ricevuto all'occhio sinistro, pur essendo seduto sul lato destro del pullman. Come dire che se non avesse girato la testa, la bottiglietta l'avrebbe colpito alla testa. E comunque l'allenatore del Lione ha rischiato di perdere l'occhio, come ricordato anche da Rino Gattuso, ieri. Se l'è cavata, si fa per dire, con 15 punti di sutura tra palpebra e arcata sopraciliare. Il che non gli ha impedito di andare a parlare alla squadra, negli spogliatoi, domenica, "anche se non vedevo molto bene", ha ammesso il tecnico. 

PREVENIRE

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Oggi però Grosso non è soddisfatto di quel che vede da parte delle autorità: "Forse non si è ancora capita la gravità del caso. Bisogna intervenire per prevenire questo tipo di fatti e non agire quando succedono. È successo qualcosa di inaccettabile. Spero che non debba succedere qualcosa di ancora più grave per arrivare a decisioni forti. E non serve tenere fuori la maggioranza dei tifosi, anche quelli del Marsiglia, dallo stadio. Non è questa la soluzione, ma va invece garantita la sicurezza". 

This handout picture released on October 30, 2023 by French football club Olympique Lyonnais (OL) shows injured OL's Italian coach Fabio Grosso after being hit by various projectiles when the team's bus was stoned on October 29 as it entered the Stade Velodrome in Marseille. The Marseille-Lyon Ligue 1 match was postponed after the away team's bus was attack. A crisis unit had been set up to decide on the playing of the fixture between the two fierce rivals in the wake of the incident. Lyon club president John Textor said Grosso was left dazed after being hit by various projectiles. (Photo by Handout / OL / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / OL  " - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

PIETRE

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Quello che non è successo a Marsiglia, appunto, come fa notare l'italiano: "Abbiamo percorso una strada dove c'erano lavori in corso, con pietre a portata di mano. Ci hanno bersagliati con una sassaiola per due o tre minuti. Poteva andare peggio. Non solo per me, ma per chiunque nel nostro pullman o in quelli dei nostri tifosi". Grosso insomma non ci sta, ma poi guarda avanti, alla partita di domenica con il Metz: "C'è stato uno slancio di solidarietà e unità tra i giocatori che spero si riversi anche in campo perché non meritiamo la nostra classifica". Il Lione è ultimo, ma rispetto all'accaduto sembra quasi un dettaglio.

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