“È troppo facile in questo momento svegliarsi, disperarsi e puntare il dito contro quel soggetto ed i suoi accoliti, lamentandosi di una gestione scellerata e quasi parrocchiale ovvero da “asilo mariuccia” che ha caratterizzato questi ultimi 3 anni (in realtà manderei le lancette indietro nel tempo per un po’ di anni). Siamo tutti colpevoli di questo disastro più volte annunciato da quelle poche firme “prestigiose” ancora presenti nel panorama giornalistico dauno e da una schiera di tifosi comuni che hanno provato a fornire una chiave di lettura diversa di quello che stava accadendo intorno al pianeta Foggia. Nulla, praticamente nulla. Parole al vento rivolte ad una piazza sorda che ha mostrato tutta la sua ignoranza, arroganza e presunzione. Una piazza che si concentrava solo sui risultati del campo, disinteressandosi in modo imbarazzante del resto e non sapeva invece leggere con attenzione le “dipartite” di veri uomini del mondo del calcio (per ultimo Mister Delio Rossi), i quali con proverbiale pacatezza e signorilità preferivano andare via dopo aver dato tutto alla NOSTRA causa. Tra quei colpevoli ci sono pure io, perché forse avrei potuto e dovuto fare di più per il NOSTRO FOGGIA in quel preciso momento in cui venni chiamato e per quella promessa fatto ad un GRANDE AMICO che porterò per sempre nel mio cuore. Ho sbagliato, forse, ma se l’ho fatto e’ perché amavo ed amo la mia città ed il Foggia. Rebus sic stantibus. Difficile uscire da questa situazione e sinceramente tra il salvare la categoria e salvare la dignità ed onore, preferisco sempre la seconda via. Non mi preoccupa partire dell’Eccellenza o dalla serie D, mi preoccupa invece dare una base solida sia a livello sportivo che a livello economico a questa gloriosa società ed iniziare a programmare il futuro in un arco temporale di almeno 5 anni per permettere alle nuove generazioni di vedere un domani quella gloriosa casacca rossonera calcare il prestigioso prato di San Siro o dell’Olimpico. In questo clima divisivo e surreale, l’unica certezza resta l’amore per la nostra amata terra e per il nostro Foggia, patrimonio di un’intera città e provincia che va dai Monti Dauni al “mio” Gargano! Rimbocchiamoci le maniche e non pensiamo più a questo indegno campionato, perché solo chi pensa in grande potrà ambire a qualcosa di grande. Un equity partner di un importante studio milanese, mi soleva ripetere durante la mia esperienza meneghina: if you’ll pay peanuts, you’ll get monkeys! Tradotto nel linguaggio comune, se tu vuoi raggiungere determinati risultati, devi essere disposto a spendere bene i tuoi soldi ed individuare le persone competenti nei posti apicali. Uno scatto di orgoglio e dignità da parte di tutti. Elaboriamo un progetto comune, convogliando tutte le migliori eccellenze “daune” per risalire. Riprendiamoci il NOSTRO FOGGIA TUTTI INSIEME, COMPATTI DA NORD A SUD! ❤🖤❤🖤❤🖤 Diversamente, sarebbe il caso di iniziare a fare TUTTI SILENZIO perché così il calcio a Foggia non ha più senso portarlo avanti. Andrò controcorrente. Non piaccio, non importa. Avanti Foggia, nessuna resa!👊”

GIUSEPPE DE FILIPPO

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