Un gol, tre punti e sei risultati utili di fila. Sono questi i numeri del Foggia Calcio di Luciano Zauri, ancora imbattuto sulla panchina rossonera. Basta un gol di Parodi per regolare un coriaceo Picerno, molto organizzato in fase offensiva, ma al contempo impreciso e pasticcione negli ultimi sedici metri. I rossoneri soffrono per almeno venticinque minuti la formazione avversaria, poi sbloccano la partita con un colpo di testa del centrale e rendono il match più equilibrato. Rischiano qualcosa ad inizio della ripresa, ma poi sfiorano a più riprese il gol de raddoppio. Non è stata certo una partita esteticamente gradevole, ma il risultato gratifica il sacrificio e l’abnegazione di una squadra che cerca di risalire una classifica che fino a qualche tempo fa era disperata.
FORMAZIONE – Il tecnico Zauri deve fare i conti con l’emergenza. Con tutti i centravanti in organico fuori causa (Santaniello e Sarr sono infortunati, Murano parte dalla panchina) tocca a Emmausso (un trequartisa) occupare la posizione di riferimento centrale d’attacco. In difesa, senza Felicioli, tocca all’italo-argentino Vezzoni occupare la corsia di sinistra. Senza il baby Pazienza, la regia della squadra viene affidata a Gargiulo.
PRIMO TEMPO – Il Picerno parte forte. Pressa altissimo, con più uomini, recupera palla e riparte velocemente, aprendosi sugli esterni. Soprattutto sulla corsia di destra, dove ci sono invitanti spazi. Il Foggia parte con il 4-3-3 ma progressivamente arretra il raggio di azione e sovente passa al 4-4-2 con Millico sulla corsia sinistra di centrocampo, per tamponare proprio le scorribande dei rossoblù. Così facendo, il taccuino dei cronisti è tutto del Picerno. Al 6’ Energe anticipa tutti sul primo palo e gira di testa un angolo proveniente dalla sinistra, ma Perina riesce a respingere con il piede sulla linea. Al 20’ tocca a Vezzoni immolarsi su incursione centrale di Petito. Il calciatore lucano affonda approfittando di un buco difensivo, entra in area ma al momento di concludere viene anticipato in scivolata dal terzino italo-argentino. Il Foggia è alle corde e il Picerno sembra poter sbloccare la partita. E al 24’ ci va molto vicino con il centravanti Bernardotto, bravo nell’anticipare tutti su una punizione dalla tre-quarti, ma il colpo di testa esce di poco a lato. Finita la sfuriata degli ospiti, a partire dal 25’ il Foggia recupera qualche metro preziosissimo. Iniziano ad arrivare una mini serie di angolo. Al 31’ Parodi gira di testa un corner battuto da Millico, il tempismo sul primo palo è perfetto. Meno la mira. La palla esce di poco a lato. I fuochi d’artificio che si scorgono alle spalle della curva sud al 32’ sembrano essere un segnale della riscossa rossonera. Al 34’ Mazzocco, sfruttando una serie di rimpalli e un assist di Vezzoni, cerca la conclusione da posizione angolata. Il portiere para a terra. Al 36’, sugli sviluppi di una punizione, Salines dal fondo mette al centro un pallone velenoso, sul quale Mazzocco sembra pronto a deviare in rete, ma il centrocampista viene braccato da un difensore e il portiere può parare. Il Foggia protesta timidamente invocando un calcio di rigore. Ma lo fa inutilmente. La festa del gol è però solo rimandata. Al 37’ i rossoneri passano in vantaggio. Millico batte un angolo, Parodi salta più alto di tutti e di testa mette la palla sotto la traversa. Uno a zero. Il Picerno reagisce di pancia. Al 40’ Nicoletti, uno degli ex della partita, ci prova dalla distanza con il sinistro, specialità della casa. La palla ha forza, ma non precisione ed esce di un metro a lato. Al 44’ il Picerno divora il gol del pari. Esposito mette al centro per Petito, solo in area di rigore, ma il piatto a colpo sicuro esce altissimo.
SECONDO TEMPO – A inizio ripresa il Picerno parte forte. Franco dalla distanza mette nel mirino l’angolo basso della porta di Perina. Il portiere si allunga e respinge da campione. Sulla respinta Energe è pronto a rimettere al centro per Bernardotto, solo davanti alla porta vuota, ma c’è posizione di fuorigioco. Lo stesso Bernardotto ci riprova al 48’ ma il portiere è attento e para. Al 52’ il Foggia è però spettacolare. Verticalizzazione per vie centrali, tacco al volo di Emmausso a liberare Millico e conclusione al volo del numero dieci. Il portiere deve superarsi per salvare e deviare in angolo. Dagli spalti piovono copiosi gli applausi. Al 55’ il Foggia divora il secondo gol. Millico serve in profondità Mazzocco, che dal fondo serve un cross arretrato per Emmausso, il cui tiro esce di poco a lato. Al 62’ Millico ci prova con il tiro a giro, senza impensierire il portiere. Palla a lato. Al 69’ Zauri effettua la prima sostituzione. Esce Emmausso, applaudito, ed entra Zunno. Millico diventa il nuovo centravanti, ovviamente adattato. Al 76’ altro cambio. Da Riva rileva Tascone. Tra il 77’ e l’81’ il Foggia ci prova tre volte dal limite con Millico, Orlando e Mazzocco. Il risultato però non cambia. Palla altissima. Ultime sostituzioni per i rossoneri all’ 83’. Escono Millico e Orlando ed entrano Silvestro e Murano. Il modulo si trasforma nel 3-5-2. All 86’ il Foggia sfiora il gol. Crossa da sinistra di Mazzocco, il difensore perde l’equilibrio, Murano è lì e di testa colpisce mirando l’angolino. La palla esce di poco fuori. L’ultima occasione è per il Foggia, ma il tiro di Zunno, su contropiede di Murano, viene mirato da uno dei difensori. Al fischio finale ci sono applausi per i calciatori rossoneri.