Come due pugili all’ultimo round, con la guardia bassa e la forza dell’inerzia per provare a colpire l’avversario. La partita tra Foggia e Potenza finisce 3-4 in un continuo, interminabile, susseguirsi di colpi di scena in cui le contendenti non hanno pensato neanche un istante a difendere. I rossoneri, a dirla tutta, hanno molto di che recriminare. Partono malissimo, vanno sotto di ben due gol in venti minuti, poi con coraggio e lucidità ribaltano una partita apparentemente compromessa fino al 3-2. Poi le espulsioni di Felicioli (fallo da ultimo uomo) e Parodi (entrataccia a gamba tesa), precludono qualsiasi chance di vittoria agli uomini di Zauri. Il Potenza opera il controribaltone con Siatounis e Mazzeo. A conti fatti il Foggia avrebbe potuto (e dovuto) gestire meglio il vantaggio, evitando di prestare il fianco alle ripartenze dei lucani. Più importante del risultato, però, è stato il prepartita, in cui le due tifoserie hanno ricordato i quattro tifosi scomparsi al rientro dalla trasferta nel match di andata, sottolineando un rapporto di rispetto e amicizia nato nella tragedia.

FORMAZIONE – Zauri sceglie il 4-3-3. In porta c’è il riconfermato De Lucia, tornato da tre settimane titolare. In difesa Silvestro e Felicioli sono gli esterni, con Salines e Parodi centrali. In mediana Vezzoni e Gala sono le mezzali, con Danzi play.  Emmausso e Zunno compongono invece il tridente guidato da Sarr. In panchina si rivedono Touho e Pazienza, al rientro dopo lunghi infortuni.

PRIMO TEMPO – Nella giornata del ricordo dei quattro tifosi scomparsi al ritorno dalla trasferta nel match di andata, i protagonisti sono i tifosi di entrambe le fazioni. I rossoneri ringraziano per la vicinanza, i rossoblù applaudono e ricordano. Poi la palla passa al campo e viene fuori una partita-pazza. Dopo un minuto il Potenza è in vantaggio. Il tempismo di Erradi sul primo palo è perfetto. Anticipa tutti in tuffo su angolo da destra di Rosafio e segna beffando marcatore diretto e portiere. Zero a uno. Lo Zaccheria non si scompone. Il Foggia prova a imbastire una reazione ma è farraginosa. Al 7’, poi, Danzi rischia di farla grossa: sbaglia un appoggio all’indietro e serve inavvertitamente Caturano, appostato al limite dell’area. L’attaccante ringrazia, si gira verso la porta e calcia in tutta fretta, ma senza la giusta mira. Il pallone finisce sul fondo. In campo, la squadra più pericolosa è il Potenza. Al 17’, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Rosafio, Milesi inventa una semirovesciata diretta in rete, potente e precisa, che sbuca tra i corpi di un grappolo di calciatori in area di rigore. De Lucia la vede in ritardo, ma ci mette la mano per un intervento di puro istinto. Palla in angolo. Il patatrack è solo rimandato al 20’, quando il Potenza raddoppia. Salines perde palla al limite dell’area potentina, si innesca il contropiede coast to coast dei lucani, con palla spedita sulla corsa del solito Rosafio. L’esterno destro mette al centro un rasoterra che Petrungaro spinge in rete in spaccata. Zero a due. Lo Zaccheria mugugna, mentre il Foggia cerca di organizzare una reazione, ma deve mettere insieme i cocci di una partita apparentemente compromessa a metà primo tempo. Il Potenza, dal suo canto, ha il torto di allentare la tensione dei primi minuti, concedendo respiro ai portatori di palla rossoneri. Al 32’ arriva il primo sussulto foggiano, quando Emmausso, con il destro, prova a infilare la sfera nel sette della porta di Alastra. La posizione è ottima, ma l’esterno campano preferisce la forza alla precisione e la mira è di poco alta sopra l’incrocio. Il Potenza non coglie il segnale e il gol dei padroni di casa arriva al 36’ con una scaltrezza di Zunno, bravo nell’intervenire sotto rete su una “palla sporca”. Tutto nasce da Emmausso, che accelera i tempi per la battuta di un angolo. La palla corta è per Gala, che si accentra e prova la conclusione. Un difensore smorza la traiettoria e la palla cade proprio dove c’è Zunno, che in tuffo di testa fa gol. Uno a due. Tempo due minuti e il Foggia pareggia. Silvestro verticalizza sulla destra per Zunno, l’esterno arriva sul fondo, rientra e appoggia la sfera all’accorrente Gala che di destro, al volo, la infila nell’angolino. Due a due. Poco dopo i rossoneri possono triplicare. La verticalizzazione di Danzi per Gala è deliziosa, la mezzala sbuca tra le maglie difensive e si trova davanti ad Alastra. Il portiere è reattivo nel respingere il tocco in pallonetto dell’ex Milan. Il Potenza cerca di scuotersi e al 41’ Caturano gira al volo di sinistro un cross teso. La palla si alza di poco sulla traversa. Si tratta solo di un alleggerimento della pressione, che riprende al 42’, quando Sarr supera due avversari e serve Emmausso solo davanti al portiere. L’esterno prova a piazzare la sfera nell’angolo basso, ma difetta nella mira. Palla fuori e boato di disperazione dello Zaccheria. A inizio recupero serve una reazione d’istinto di Alastra per respingere il destro al volo di Zunno, imbeccato da un’apertura di Emmausso. Il tiro è forte e preciso, ma il portiere è reattivo.

SECONDO TEMPO – Pronti via e il Foggia triplica. Ancora una volta Gala, sotto misura, infila la porta del Potenza con un tocco sul quale Alastra non è preciso. Tre a due. Partita in controllo? Neanche per scherzo. Il Potenza reagisce e su una verticalizzazione per Rosafio, Felicioli, superato in velocità, spinge l’avversario al limite dell’area. Cartellino rosso e Foggia in dieci. Al 64’ Zauri cambia. Toglie un regista, Danzi, per un play più muscolare come Da Riva. Poco dopo i rossoneri segnano nuovamente con Zunno. Calcia al volo un angolo da sinistra e, con la deviazione di un difensore, mette la palla in rete. L’assistente dell’arbitro Diop annulla per posizione di fuorigioco di un attaccante. Il Potenza è però pericoloso e al 69’ pareggia con Siatounis: Sinistro dai venti metri potente che si stampa sul palo e poi entra in rete. Tre a tre. Altri cambi al 71’. Escono Gala e Zunno a favore di Brugognone e Kiyine. Ma è sempre il Potenza a sfiorare il gol. Al 74’ è prodigioso l’intervento di Vezzoni, che mura una conclusione di Rosafio destinata a insaccarsi nella porta sguarnita. Il Foggia è in difficoltà e tutto peggiora all’80’, quando Parodi entra duro su un avversario e rimedia il rosso diretto, lasciando i compagni in nove. Zauri corre ai ripari e sostituisce Sarr ed Emmausso con Santaniello e Dutu. Il finale di pura sofferenza vede le speranze rossonere infrangersi dinanzi al gol del subentrato Mazzeo.  Finisce tre a quattro.

FOTO: Antonellis

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