Parlare col senno di poi è abbastanza semplice. Sapendo quello che è accaduto, ogni decisione può essere sviscerata e valutata attentamente, spiegando quello che invece andava fatto per evitare problemi. Parlare prima, però, può avere l’effetto opposto, anche nel calcio. Giocatori arrivati in un club con aspettative altissime si rivelano flop, mentre acquisti che fanno infuriare la tifoseria sono in grado di trasformare una squadra da cima a fondo. Tre anni fa, il Liverpool annunciava l’arrivo dal Southampton del centrale olandese Virgil van Dijk. Il prezzo del cartellino è di quelli che spaventano, 75 milioni di sterline, all’epoca il record mondiale per un difensore. Ora come ora, impossibile criticare l’operazione dei Reds. Ma all’epoca non era andata poi così bene, anzi…
LIVERPOOL – Andando a spulciare le reazioni al Tweet ufficiale del Liverpool del 27 dicembre 2017, ben pochi erano quelli pronti a scommettere su Van Dijk. Anzi, la maggior parte dei supporter della squadra inglese era furibonda, perchè una cifra del genere sembrava ingiustificata. “Che spreco di soldi”, scriveva qualcuno. “Che bello quando tra tre anni lo venderemo allo Stoke per 12 milioni”, chiosava qualcun altro, con evidente richiamo ai tanti calciatori che fino a quel momento i Reds avevano comprato a cifre altissime e poi rivenduto a prezzo di saldo. Tre anni dopo, invece, Van Dijk è fermo per infortunio, ma una Champions League e una Premier League da protagonista e un secondo posto al Pallone d’Oro parlano per lui.
CRITICHE – Eppure, come spiega Sportbible, non erano solo i tifosi del Liverpool ad essere abbastanza disillusi riguardo al suo arrivo. Spunta fuori anche qualche tifoso del Barcellona che se la ride: “se pensate che l’acquisto di un difensore centrale possa farvi arrivare al livello del Manchester City è perchè vi fumate qualcosa”. Chissà cosa avrà pensato lo stesso tifoso quando il Liverpool di Van Dijk ha eliminato proprio i blaugrana con una rimonta clamorosa, andando poi a vincere la Champions… Insomma, sul buon Virgil si sono sbagliati un po’ tutti, compresi gli addetti ai lavori che avevano considerato il suo prezzo una follia dovuta al potere economico dei club della Premier, che non hanno bisogno di vendere per far quadrare i conti e quindi possono imporre le loro volontà in sede di trattativa. Ma del resto, solo chi non parla non sbaglia. E farlo col senno di poi è sempre troppo semplice…