Nelle scorse ore è arrivata la squalifica di tre giornate per Edinson Cavani, accusato dalla FA di aver utilizzato una frase ritenuta razzista nei confronti di un tifoso. “Gracias negrito”, aveva scritto El Matador per ringraziare un fan che su Instagram lo celebrava dopo la doppietta contro il Southampton che aveva regalato la vittoria al Manchester United.
Una frase che, evidentemente, è stata fraintesa da tanti e anche dalla stessa federazione inglese che, a distanza di un mese, ha deciso di punire il centravanti per il commento ritenuto “offensivo, improprio e di matrice razzista”.
Tre turni di stop per buona pace di Cavani che sui social ha voluto ribadire la sua buona fede ma che, adesso, trova anche un prezioso alleato, magari per un ricorso. Come riporta Sky Sport, infatti, l’Accademia della Lingua spagnola dell’Uruguay, l’equivalente uruguaiana dell’Accademia della Crusca in Italia ha, infatti, criticato la scelta della FA in un documento ufficiale.
“In questo caso la parola ‘negro’ e il suo diminutivo ‘negrito’, così come ‘gordo’ e il suo diminutivo ‘gordito’, o come ‘flaco’, sono comunemente utilizzati come scherzosi o in segno d’affetto amichevole. Nello spagnolo che si parla in Uruguay, per esempio, ci si chiama così anche tra padre e figlio o tra amici. È normale sentire parole come gordito, negri, negrito… E non sono necessariamente riferite a una persona che è grassa o con la pelle scura”, si legge nel comunicato.
La decisione della FA viene quindi definita errata e, anzi, viene giudicata dall’Accademia con parole decisamente non di elogio: “Si tratta di pochezza culturale e scarsa conoscenza della lingua. Si è commessa una grossa ingiustizia nei confronti di un atleta uruguayano di alto livello, dimostrando profonda ignoranza nell’uso delle lingue, e in particolare dello spagnolo, senza tener conto del contesto e delle diverse sfumature linguistiche”.