Sissoko sblocca la gara per gli Spurs, che nella ripresa raddoppiano con Son. A Wembley sfideranno la vincente del derby di Manchester, in programma domani
José Mourinho l'aveva definita la partita più importante da quando si è seduto sulla panchina del Tottenham. Vincendola, il tecnico degli Spurs se n'è assicurata una ancor più significativa: il 2-0 sul Brentford consegna gli Spurs alla finale di Carabao Cup che verrà disputata a fine aprile contro la vincente del derby di Manchester in programma domani sera.
Brentford fermato dalla Var
—In vantaggio grazie all’incornata prepotente di Sissoko al 12’, colpevolmente dimenticato da Pinnock e Janelt, il Tottenham non fa l’errore di chiudersi troppo. Lascia solo a sprazzi l’iniziativa agli ospiti che sono quarti in Championship ed erano imbattuti da sedici incontri. Le Bees hanno tra le proprie fila il capocannoniere della seconda divisione – Ivan Toney – e il ventiquattrenne dopo aver impensierito il proprio portiere con una deviazione infida si rende pericoloso nell’area opposta. Aurier scherma magnificamente il tocco sotto misura dell’attaccante e la Var annulla il gol del pareggio per un fuorigioco millimetrico, ma corretto.
Son brucia le Bees
—Scampato il pericolo, i padroni di casa raddoppiano con una bruciante ripartenza, uno dei marchi di fabbrica della stagione del Tottenham. E a segnare è naturalmente Son, uno degli uomini più pericolosi dell’intera serata. Dopo un paio di occasioni fallite di un soffio il coreano non sbaglia al 70’ quando finalizza lo scambio tra Kane e Ndombele. Gli Spurs potrebbero addirittura fare tris, soprattutto quando il brutto intervento di Da Silva su Hojbierg lascia il Brentford in dieci, ma per stasera basta così. A casa Tottenham un trofeo manca dal 2008 (quando gli Spurs si aggiudicarono proprio la Coppa di Lega) e considerata l’affinità tra Mourino e la competizione (l’ha vinta quattro volte) nel nord della capitale cominciano già a sognare.
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