Lo staff medico che segue l'argentino assicura che "verrà dimesso a giorni". Poi la riabilitazione in un centro da stabilire. Paura per un caso di Covid-19 nella clinica in cui è ricoverato
L’ansia e la paura sono definitivamente alle spalle e si avvicina il tanto desiderato ritorno a casa. Le condizioni di Maradona "migliorano costantemente e molto rapidamente", assicura l’ultimo bollettino medico della clinica Olivos, tanto che le dimissioni arriveranno nei prossimi giorni. Con ogni probabilità entro questa settimana, in modo che l’ex Pibe de Oro possa procedere alla seconda fase della riabilitazione dopo il delicato intervento per rimuovere un edema al cervello. "Maradona sta molto bene, anche dal punto di vista psicologico ed emotivo. Ha una tremenda voglia di andarsene ed è probabile che venga accontentato nei prossimi giorni", ha spiegato Leopoldo Luque, neurochirurgo personale del Diez.
LO SPAVENTO
—"I suoi parametri migliorano a grandi passi e oggi valuteremo le prossime tappe, a partire dalla terapia da seguire", ha proseguito Luque. Da decidere ancora dove Maradona svolgerà la riabilitazione, ma di certo resterà in Argentina. La data più probabile per le dimissioni è venerdì 13, comunque a breve. Anche perché ieri è scattato l’allarme per un caso di Covid-19 riscontrato in uno dei pazienti ricoverati nella stessa clinica in cui si trova il Diez. Scattate immediatamente le misure preventive, si è proceduto a isolare l’intero piano in cui alloggia l’idolo argentino, messo immediatamente in sicurezza. L’allarme è rientrato nelle ore successive, tanto da far scartare l’ipotesi di un trasferimento in altre strutture ospedaliere. Maradona resterà ancora nella clinica Olivos e a giorni potrà dedicarsi alla riabilitazione. Il peggio, ormai, è alle spalle.
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