L'Uefa vara il tetto alle spese sportive: 70% dei ricavi nel 2025. Il comitato esecutivo approva il nuovo regolamento di controllo finanziario per i club partecipanti alle coppe europee
Cambia il financial fair play, arriva una prima forma di salary cap. Il comitato esecutivo dell'Uefa ha approvato a Nyon il nuovo regolamento riguardante le licenze per club e la sostenibilità finanziaria, prima grande riforma alla normativa in materia dalla sua introduzione nel 2010. "L'evoluzione dell'industria del calcio, insieme con gli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha evidenziato la necessità di una riforma completa e di nuove norme sulla sostenibilità finanziaria", ha sottolineato il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin.
Principi
—Il n.1 dell'Uefa è entrato così nel dettaglio: "Questi norme, che entreranno in vigore nel prossimo giugno per andare a pieno regime in tre anni, ci aiuteranno a proteggere e preparare il calcio a qualsiasi potenziale shock, incoraggiando al contempo a fare investimenti razionali e a costruire un futuro più sostenibile per l'intero comparto. L'obiettivo si potrà raggiungere attraverso tre pilastri: solvibilità, stabilità e controllo dei costi. La prima assicurerà una tutela migliore dei creditori, attraverso controlli trimestrali e minor tolleranza verso i morosi. I nuovi requisiti sui ricavi sono un'evoluzione degli attuali requisiti di pareggio di bilancio, e porteranno una maggiore capacità alle finanze dei club".
Salary cap
—Ancora Ceferin: "La più grande innovazione è la norma che regolarizza i costi di gestione della squadra, al fine di portare un migliore controllo delle spese in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti. La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite su base tempestiva e le violazioni comporteranno sanzioni finanziarie predefinite e misure sportive". Il 70% entrerà a regime nel 2025, con una progressione: 90% per il 2023-24, 80% per il 2024-25 e 70% per il 2025-26.
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