Il ritorno del tecnico è iniziato alla grande: Benzema spacca, Vinicius è ritrovato, Camavinga ha conquistato il Bernabeu
“Io metto la mia esperienza a disposizione della squadra, e do tutto ciò che ho. Esperienza, fiducia… Ho la fortuna di allenare una rosa coraggiosa, di grande qualità e che apprende rapidamente”. Così Ancelotti in conferenza stampa ieri notte dopo il 6-1 del Madrid al Maiorca. Una squadra allegra che si è presa una sbronza. Ma i lapsus difensivi degli avversari nulla tolgono alla grande partenza del secondo mandato di Carletto alla Casa Blanca.
TRE GOL E MEZZO A PARTITA
—Come nel 2013 Ancelotti ha iniziato con 6 vittorie e un pareggio in Liga e un successo in Champions. Otto anni fa poi perse il derby con l’Atletico, e alla sesta giornata non era in testa come oggi, ma terzo a due punti dal Barça e dalla squadra del Cholo, che poi vinse la Liga. Nel 2013 il Madrid aveva segnato 14 reti nelle prime 6 giornate, oggi è a 21, ovvero 3.5 di media a partita. Un numero così alto di gol all’inizio di un campionato non si vedeva al Madrid dal 1987.
SUPER KARIM
—Gran parte dei meriti vanno alla straordinaria forma di Karim Benzema, che ha partecipato a 15 delle 21 reti della sua squadra, 8 gol e 7 assist. “Karim non è uno che segna e basta, è completissimo – ha detto Ancelotti ieri sera –. Aiuta la squadra, fa giocare gli altri, a volte i suoi gol fanno dimenticare il gran lavoro che fa per gli altri. Quando sarà stanco useremo Jovic, che sta giocando bene e si trova ad affrontare una concorrenza molto dura”.
LUNA DI MIELE
—Carlo è tornato a Madrid rilassato, felice, senza pensieri. Non ha nulla da dimostrare e sa benissimo che se e quando le cose andranno male Florentino Perez non farà sconti. “Ora siamo in luna di miele, ma verranno momenti difficili. La differenza rispetto alla mia prima esperienza qui è che conosco molto meglio l’ambiente” ha detto realisticamente prima di Madrid-Maiorca. Questa consapevolezza lo aiuta a lavorare con serenità, e i risultati si vedono. Benzema era stato fondamentale anche lo scorso anno, ma Vinicius sembra un altro, e ha fatto già 5 gol contro i 3 della scorsa Liga. Asensio ieri ha firmato la sua prima tripletta in un club, ed è un altro che aveva chiuso il campionato 20-21 con un misero bottino di 5 gol. Valverde ha fatto il decisivo salto di qualità. Camavinga, 18 anni, ha in tasca il Bernabeu: se l’è conquistato con pochi spezzoni di partita dimostrando personalità, carattere e coraggio, doti fondamentali per trionfare al Madrid.
DIFESA RIVEDIBILE
—Certo, la difesa non è esattamente impermeabile, 8 gol incassati e la sensazione di vulnerabilità, ma ci sarà tempo per migliorare e comunque con un attacco così qualche sbavatura dietro è concessa. Gli Ancelotti, Carlo e Davide, hanno ridato fiato, fiducia e forza al Madrid.
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