Il tecnico dell'Everton ha toccato vari temi: "Ibra immortale. Dico bravo a Gattuso, avrei voluto allenatore Totti. Io di nuovo in Italia? Inizio a diventare vecchio..."
A tutto Ancelotti. Gattuso, Ibra, Pirlo, presente all'Everton e futuro... in Italia? "Inizio a diventare vecchiotto...". Poi Ronaldo, Totti e tanto altro. Oggi in Premier con i Toffees, l'ex tecnico di Real Madrid e Psg, 61 anni, ha parlato così in un'intervista a "Tiki Taka – La Repubblica del pallone", il talk show di Piero Chiambretti su Italia 1.
Gattuso e Napoli
—Prima di allenare l'Everton Ancelotti ha passato un anno e mezzo a Napoli, prima il secondo posto e poi l'esonero: "Un bell’ambiente, una famiglia, una bellissima città con contraddizioni. Non avevo mai vissuto al sud ed era una tappa da fare". E ancora, sull'esperienza più dolorosa tra Juve e Napoli: "Sono tutte esperienze dolorose, ma passano sùbito. Bisogna guardare avanti. Il calcio è una grande passione ma tale rimane. Ci sono cose più importanti nella vita, soprattutto in questo periodo". Ora in panchina negli azzurri c'è Gattuso, suo ex giocatore al Milan: "Ha carattere, si è fatto le sue esperienze e mi aspettavo potesse fare un ottimo lavoro".
Pirlo
—Questo il commento su Andrea Pirlo e sul suo inizio difficoltoso alla Juve: "Non ha bisogno di consigli ma gliene voglio dare uno: se deve affondare lo faccia con le proprie idee, non con quelle degli altri". Il trascinatore è sempre Ronaldo: "Non è mai successo che gli dicessi di non giocare perché è un giocatore più bravo degli altri. Non bisogna essere degli scienziati per capirlo”.
Milan
—Milan primo in classifica con un super Ibra, 8 gol in campionato: "Quando è andato a giocare in America ho pensato che fosse ai saluti finali. E invece faceva gol in tutte le partite. Ora è tornato in Italia, pensavo fosse la fine e invece fa gol ogni domenica. È immortale come Ronaldo. Continuare a giocare è facile ma loro non giocano e basta, segnano sempre e fare sempre gol non è così semplice. Se volevo Ibra al Napoli? Chiedetelo a lui”. E ancora, sul lavoro di Stefano Pioli: "Il Milan ha fatto dei passi da gigante. Ai rossoneri manca ancora qualcosa per essere al livello di Juventus e Inter, ma questa è una stagione strana per tutti i campionati in Europa, dove vedo risultati abbastanza sorprendenti. Ci sono in testa squadre che nessuno avrebbe mai detto all’inizio della stagione. Tutto può succedere”.
Totti
—Ancelotti aveva un sogno mai realizzato. Allenare Francesco Totti: "Sì, mi sarebbe piaciuto moltissimo averlo con me, però forse chiedevo troppo...". Ancelotti non è mai stato un sergente di ferro: "È un discorso complicato. Nella mia vita nessuno ha mai usato la frusta contro di me, né mio padre, né i miei allenatori. Se una società mi sceglie per usarla ha sbagliato indirizzo”.
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