Il tecnico italiano dopo la sconfitta con il Villarreal.
Il Real sciupa una grande occasione uscendo sconfitta dallo Stadio della Ceramica nel weekend che avrebbe potuto permettere ad Ancelotti di allungare su Barcellona o Atletico Madrid impegnate nello scontro diretto. Sconfitta difficile da digerire per come è maturata. Due calci di rigore concessi ai padroni di casa per altrettanti falli di mano. In conferenza stampa il tecnico italiano si concede una riflessione di circa un minuto che sarà destinata a far discutere. Le sue dichiarazioni sono riprese da AS.
MANI
—Partita decisa dal dischetto. Carlo Ancelotti ha parlato dei due rigori consecutivi concessi dall'arbitro Soto Grado. Il riflesso dell'italiano è quello di tutti gli appassionati di calcio. "Il calcio è cambiato è un problema del calcio. Non mi fate dire che non è calcio di rigore perché è già successo qualcosa del genere ed è successo un casino. Evidentemente dobbiamo abituarci a queste regole. Ed essere maggiormente concentrati. La regola è chiara, se la tocchi con la mano lontana dal corpo è calcio di rigore, non importa se si è in scivolata o meno. Ai tifosi e agli appassionati di calcio forse non piacerà, ma è così, i calci di rigore sono legati a delle decisioni di un arbitro che ha seguito un regolamento da rispettare".
KO
—Resta da assorbire un ko che evidentemente lascerà in eredità più di qualche dubbio. "La partita è stata bella ed equilibrata e il Villarreal l'ha interpretata meglio di noi e ha meritato di vincerla. La squadra è comunque in buone condizioni, sebbene non tutti siano allo stesso livello. Qualche giocatore era in sovraccarico, anche per questo ho deciso di inserire Militao in basso a destra perché anche con il Brasile si era disimpegnato abbastanza bene nel ruolo. In generale non credo ci sia un problema fisico perché siamo riusciti a costruire gioco e occasioni sino al termine della partita, pur peccando di imprecisione. Il problema è un altro. Non siamo stati in grado di difendere come dovevamo, lasciando troppo spazio fra le linee".
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