Saka non ha nemmeno 20 anni ma per un errore dagli 11 metri in finale europea è stato bersaglio di beceri insulti razzisti. L'Arsenal lo riaccoglie agli allenamenti con un muro pieno di dediche dei tifosi.

Sarà anche uno dei giocatori migliori della sua squadra, sarà anche assorto a fama mondiale dopo il suo exploit in prima squadra come uno dei prospetti più interessanti. Sarà anche stato convocato per giocare gli Europei, arrivando in finale e assumendosi la responsabilità di tirare un rigore. Nonostante tutto ciò, Bukayo Saka è soltanto un ragazzo. Un ragazzo che, come colleghi più affermati, quel rigore lo ha sbagliato e 'per questo', come se potesse essere una giustificazione, è stato bersaglio di beceri insulti razzisti. L'Arsenal lo riaccoglie agli allenamenti con un muro pieno di dediche dei tifosi.

DEDICHE - Saka nato il 5 settembre 2001, non ha ancora compiuto 20 anni, eppure dal suo approdo in prima squadra del 2018 ha segnato 11 gol e realizzato 21 assist in 88 presenze. Mica male. Eppure la bravura di Donnarumma a parare il suo calcio di rigore, calciato nemmeno malissimo, gli ha attirato un'infinità di insulti razzisti. Ora l'Arsenal lo riaccoglie dopo le ferie post-Europei con un muro del centro sportivo pieno di dediche dei tifosi. Come riporta Goal, il ritorno del ragazzo per preparare la stagione è stato documentato e pubblicato sui canali social del club in cui si vede il ragazzo sfilare accanto a un muro del centro sportivo di Colney riempita di bigliettini dedicati a lui. E dire che qualcuno consigliava a Saka qualcosa di più per riprendersi dal recente trauma.

RINGRAZIARE - E dopo tutto quello che ha passato il ragazzo, questa ci voleva proprio. L'ala neanche ventenne è visibilmente emozionata dopo la lettura di alcuni biglietti e a un certo punto del video guarda il cameraman e dice la frase che poi il club utilizzerà per aggiungere una didascalia al video: "Come posso ringraziarvi per tutto questo?". La risposta è una e una sola e se non ce l'avesse già in mente il ragazzo gliela potrebbe suggerire Mikel Arteta: può ringraziare tutti i suoi tifosi, paradossalmente anche quelli che potrebbero averlo insultato, dando il meglio di sé in campo per provare a portare di nuovo il club a brillare in Inghilterra, come ai tempi di Wenger.

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