I Blancos riscattano il ko col Rayo: 2-1 al Cadice nel segno del tedesco. Sorride anche il Valencia che batte 3-0 il club di Siviglia e risale in classifica
Il Real Madrid rialza subito la testa dopo la brutta battuta d’arresto di Vallecas e l’accenno di fuga blaugrana in vetta alla Liga. Lo fa lottando con le unghie e con i denti, a tratti nel vero senso della parola, perché il Cadice decide di giocare duro senza fare troppi complimenti. Vinicius e Rodrygo in ombra e con i nervi tesi per una presunta aggressione a palla lontana. Ma a stendere gli andalusi ci pensano Militao e Kroos con un gol per tempo. La squadra di Ancelotti resta così a due lunghezze di distanza dal Barça in attesa di tornare in campo il 31 dicembre, a Mondiali conclusi.
NERVI TESI
—Per i Blancos era fondamentale non perdere ulteriore terreno dal Barça dopo il tonfo in casa del Rayo. Ecco perché per l’occasione Ancelotti ha messo in campo il meglio che aveva disposizione al netto dell’indisponibilità di Benzema e Carvajal. Decisione azzeccata quella del tecnico emiliano perché, a dispetto di quanto potesse dire la classifica, gli andalusi si sono rivelati avversario tosto. Sono bastati pochi secondi dal calcio d’inizio per capire che gli ospiti avrebbero replicato le ultime uscite, perché hanno deciso di aggredire subito senza risparmiare colpi proibiti. Alejo e Fali si sono incaricati di far saltare i nervi (per non dire le caviglie) a Vinicius e Rodrygo, che nei primi 45' hanno speso più energie a protestare e discutere con l’arbitro per il metro di giudizio eccessivamente benevolo (nei confronti degli ospiti). A far infuriare i due brasiliani è stata soprattutto una presunta aggressione ai danni dell’ex Santos, che ha lamentato un colpo a palla lontana senza ottenere l’intervento della sala Var.
GOLAZO
—Di emozioni e occasioni, per la verità, davvero poche nel primo tempo, salvo una traversa scheggiata da Espino al quarto d’ora (tiro da distanza siderale) e il colpo di testa vincente di Militao che ha rotto l’equilibrio al 40’ sugli sviluppi di un piazzato di Kroos dalla trequarti. Palla al centro e perfetto stacco del centrale brasiliano proprio quando i Blancos avevano iniziato a spingere con più convinzione. I Blancos hanno comunque dovuto sudarsi i tre punti anche nella ripresa, quando il Cadice ha pensato più a giocare che a picchiare. In quel frangente i madrileni hanno avuto bisogno di un reattivo Courtois, decisivo al 53’ nel chiudere lo specchio della porta a Sobrino su un buco creatosi a destra. Ma si è trattato di una decina di minuti, nulla di più. I Blancos hanno rapidamente ripreso in mano le redini del gioco e messo in cassaforte il risultato al 70' grazie a un autentico gioiello di Kroos: destro al volo da fuori area e palla nell’angolino basso alla destra di Ledesma. A mettere pepe al finale ci hanno pensato un clamoroso errore di Modric a porta vuota per il possibile 3-0 e, giusto un minuto dopo, la zampata improvvisa di Lucas Perez, che ha accorciato le distanze all’82 avventandosi su un pallone vagante a centro area. Poi un gran brivido al 93’, su un colpo di testa alto di Espino, e il fischio finale che ha restituito il sorriso ad Ancelotti.
OK ANCHE RINGHIO
—A proposito di sorrisi, ce n'è uno a trentadue denti anche sul volo di Gennaro Gattuso che dopo il pari agrodolce di San Sebastian ritrova la vittoria dopo un mese col suo Valencia. I Pipistrelli stritolano 3-0 un nervoso Betis Siviglia in una gara che si accende nell'ultima mezzora: Gonzalez rimedia il secondo giallo e lascia gli ospiti andalusi in dieci. Il Valencia allora alza la pressione e dilaga: prima Almeida, poi i subentrati Guillamon e Justin Kluivert. Per Gattuso la vittoria vale il decimo posto a quota 19 punti.
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