Durante un’amichevole con l’Inghilterra il portiere più istrionico decise di stupire il mondo. La genesi di un gesto e le imprese di un calciatore abituato a vivere sempre al limite, ma che coi piedi...
La parata del secolo non è quella che fece l’inglese Gordon Banks, il 7 giugno 1970, per bloccare un colpo di testa di Pelè volando da un palo all’altro come un giaguaro. Troppo perfetto, quel gesto. Troppo esemplare nella sua esecuzione. Troppo armonico, persino. Era, sì, l’espressione più alta dell’esercizio, un balzo felino, un’incredibile dimostrazione di agilità che, tuttavia, rientrava nei canoni tradizionali del calcio. Non conteneva quel pizzico di follia che rende assolute anche le cose più banali. Non aveva nulla di strano, di assurdo. Nella prodezza di Banks non si celavano l’irriverenza o lo sberleffo, la risposta sarcastica e persino prepotente al tentativo dell’attaccante. È sempre nell’eccezione che si trova l’assoluto.