Partita dai due volti: primo tempo notte fonda, secondo tempo luminoso come non accadeva da parecchio e FOGGIA che abbandona il penultimo posto in classifica, portandosi pro tempore in posizione più tranquilla. Si parte col 3-4-3 e De Lucia che torna in porta dopo l’opaca prestazione di Perina ad Avellino. Nel 1966 qualcosa di simile la fece il tecnico Bonizzoni, subentrato a Rubino, che vinse contro il Mantova con Moschioni in porta, pareggiò con la Roma con Ballarini e perse a Napoli con l’esordio di Pinotti.

Indubbiamente il centrocampo è più infoltito rispetto ai due mediani di inizio stagione, ma col passare dei minuti, mentre i due esterni si comportano bene, i due centrali lasciano completamente in mano agli avversari il cerchio di centrocampo. Orlando intanto conferma di saper giocare a calcio, ma di non avere feeling con il gol. Murano gioca molto di sponda, poi al 41° fa partire una fucilata che costringe ad una parata difficilissima il portiere ionico che si rifugia in angolo.

Avete inteso bene solo al 41° è arrivato il primo tiro nello specchio della porta dell’ultima in classifica. Nel minuto di recupero Capuano dice a tre dei suoi di prepararsi a subentrare. Dopo la gara in conferenza stampa lo stratega di Pescopagano dirà di aver perso codesta decisione alla mezz’ora di quel deludente primo tempo. Pertanto nella ripresa entrano Mazzocco, finalmente vera diga davanti alla difesa diventata a 4, Emmausso e Millico nel ruolo di doppia ala sinistra che manda in confusione la difesa rossoblu che non sa chi rincorrere per prima quei due.

Al 52° la sblocca Emmausso imitando Tortori che segnò in maniera identica e precisa col Taranto il giorno al quale risale l’ultima vittoria del FOGGIA contro gli ionici allo Zaccheria. Poi 6 minuti più tardi Salines su palla inattiva la mette dentro di testa, scheggiando anche stavolta la parte interna della traversa. 2-0 e discorso chiuso con i gemelli del gol che tra i 4 di Emmausso ed i 2 di Salines ne sommano 6. Salines ne conta 9 in rossonero con i 7 dello scorso anno.

Finisce col FOGGIA che controlla bene la gara con i rientri di Millico ed Emmausso a dar manforte a turno al pacchetto arretrato. In particolare va annotato il fatto che il FOGGIA effettua spettacolari raddoppi di marcatura sulle fasce in particolar modo a sinistra. Ora però bisogna pensare a battere il Potenza a domicilio, ma sappiamo bene che Caturano non è d’accordo. Quindi testa bassa e pedalare se si vuole abbandonare anche il limbo della graduatoria.

Peppino Baldassarre

Foto: Federico Antonellis

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